Sequestra e massacra di botte la convivente, poi calci gli agenti

4 Gen 2017 14:25 - di Alberto Consoli

Un altro caso di viooenza domestica contro una donna, l’anno inizia male. Da una settimana un uomo di 43 anni teneva la convivente segregata in casa picchiandola ad ogni tentativo di fuga e, all’arrivo degli agenti intervenuti in soccorso della donna, si è scagliato con violenza contro di loro, ma è stato bloccato e arrestato. E’ accaduto a Varese. Gli equipaggi della squadra volante della polizia, allertati dagli inquilini di una palazzina che avevano udito urla disperate provenire da un appartamento, sono accorsi tentando di fare il loro ingresso nell’abitazione. Alla porta, però, si è presentato un uomo di 43 anni, con precedenti di polizia inerenti i reati di maltrattamenti in famiglia, semisvestito e in evidente stato di ubriachezza. 

Soccorsa la donna massacrata di botte

All’interno tutto a soqquadro, diverse bottiglie rotte a terra e, in un angolo, una donna in lacrime, seduta sul pavimento, con vistose ecchimosi sul viso e sangue che le fuoriusciva dal naso.Immediatamente soccorsa dai poliziotti, la donna ha riferito loro che da circa una settimana il convivente le impediva di uscire di casa e di comunicare con l’esterno, privandola anche delcellulare e picchiandola ad ogni tentativo di fuga.

Le reazioni inconsulte dell’uomo

A quel punto l’uomo ha cominciato ad urlare, insultando gli agenti e colpendone uno con un violento calcio al torace, ma è stato bloccato e arrestato. Dovrà rispondere di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La vittima è stata trasportata al pronto soccorso dove è stata medicata e giudicata guaribile in circa 25 giorni.

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