Privacy a rischio su WhatsApp: “C’è una falla. Ecco come ci spiano”
I messaggi WhatsApp sono leggibili da eventuali intrusi anche con il nuovo sistema di criptaggio. A rivelarlo un ricercatore Usa. Tobias Boelter, ricercatore dell’Università di Berkeley, ha spiegato al Guardian che la vulnerabilità sta nel modo in cui è stato concepito il protocollo di crittografia. Si tratta di una “backdoor” di sicurezza – una sorta di “porta segreta” del software – nella chat che consentirebbe a Facebook, proprietaria della piattaforma, o potenzialmente ad altri, di intercettare e leggere i messaggi nonostante siano cifrati.
La crittografia di WhatsApp? È inutile
Facebook ha da sempre fatto della sicurezza un fiore all’occhiello di WhatsApp, app che oggi conta nel mondo oltre un miliardo di utenti e che è diventata strumento di comunicazione anche per categorie “sensibili” di persone, come attivisti, dissidenti e diplomatici. Boelter sostiene di aver segnalato il problema a Facebook da quasi un anno, ma che l’azienda di Zuckerberg ha risposto dicendo di essere a conoscenza della questione ma di non essere attivamente al lavoro sulla falla definendola «comportamento atteso». Secondo il giornale britannico la falla esiste tuttora. I messaggi di WhatsApp restano quindi a rischio di intrusione.
“Il buco di WhatsApp? Una manna per i servizi segreti”
Dall’agosto scorso, Facebook può ‘spiare’ su WhatsApp: numeri di telefono, contatti e altri dati che passeranno automaticamente anche al social network di Zuckerberg, proprietario tra le altre cose, anche della popolare piattaforma di instant messagging. «Questa falla nei codici di WhatsApp è una manna per tutti i servizi segreti del mondo», ha commentato con il Guardian Kirstie Ball, docente universitaria britannica della Open University, esperta di sicurezza informatica. Gli utenti sono stati avvertiti.