La Russa: «Nella sua ultima battaglia Salvatore ha lottato fino alla fine»

28 Gen 2017 13:57 - di Bianca Conte

E tra gli amici e i compagni di impegno e militanza politica, non poteva certo mancare il ricordo di Ignazio La Russa, esponente di spicco di Fratelli d’Italia che, insieme a Salvatore Tatarella ha condiviso battaglie importanti condotte in decenni di affermazione e conquiste. E allora, proprio la partecipazione attiva alla vita politica della destra italiana degli ultimi decenni fanno di Salvatore Tatarella una figura di rilievo nell’intero panorama politico-istituzionale italiano, almeno quanto i ricordi dei suoi amici e colleghi restituiscono a tutti l’immagine di un amico fraterno, leale e combattivo.

Salvatore Tatarella nel ricordo di Ignazio La Russa

E allora, «l’avevo sentito appena tre giorni fa – ci ha detto Ignazio La Russa ricordando Salvatore Tatarella – e avevo capito che ormai la fine era imminente… Eppure lui non ha mai deflettutto: è rimasto ottimista, pur avendo capito, lui come me, che era ormai agli ultimi giorni della sua estenuante lotta contro la malattia che lo ha portato inesorabilmente via. Con Salvatore condivido tanti ricordi, e a lui riconosco – al di là delle motivazioni personali e dell’amicizia che ci legava – di essere stato una delle menti più acute della destra italiana, che ha avuto la “fortuna-sfortuna” di crescere e affermarsi al fianco di Pinuccio, un fratello più grande di età, e almeno “grande” come lui dal punto di vista intellettuale e della lungimiranza politica. Una personalità forte, la sua, che ha dato moltissimo alla destra, ma che dalla politica ha avuto in cambio molti meno riconoscimenti di quelli che avrebbe meritato, sicuramente meno di quelli che abbiamo ottenuto sia Giuseppe (Tatarella ndr) che io. E allora, in queste ore di addio a un amico e a un compagno di avventura politica, le ultime immagini che ho di lui sono quelle legate a un recente periodo di cura trascorso a Milano da Salvatore, quando qualche mese fa l’ho ospitato in uno dei momenti più duri della sua lotta contro la malattia. Ebbene, non posso dimenticare come anche in quella circostanza difficile mi sono ritrovato a rilevare come, nonostante il male e il periodo durissimo che stava attraversando, Salvatore riusciva a fare appello a quella sua incredibile lucidità politica e ad una incrollabile tenacia, dimostrate fino all’ultimo: caratteristiche distintive dell’uomo e del politico che mi hanno sempre impressionato. Sempre, fino alla fine»…

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