La Rete M5S dice sì ad Alde. Ma sul sito di Grillo spuntano “buchi” sospetti

9 Gen 2017 15:12 - di Redattore 92

È stato un plebiscito nord-coreano, l’ennesima votazione farsa sull’ingresso del M5S nella formazione europeista di Alde. La consultazione on line chiedeva agli iscritti di esprimersi sulla collocazione degli eurodeputati pentastellati a Strasburgo. Questi i risultati pubblicati sul blog di Beppe Grillo: hanno partecipato alle consultazione 40.654 iscritti certificati. Ha detto sì al passaggio all’Alde il 78,5% dei votanti pari a 31.914 iscritti; 6.444 si sono espressi a favore della permanenza nel gruppo l’Efdd e 2.296 per confluire nei non iscritti. La stessa formazione alla quale appartengono egli ex montiani di Scelta civica. 

Il giornalista Paolo Attivissimo svela: certificato SSL scaduto

Ma in queste ore tiene banco tra gli addetti ai lavori del web, il fatto che il sito beppegrillo.it, quello dove si decidono le sorti del Movimento 5 Stelle, sia diventato un “colabrodo” in fatto di sicurezza informatica. «I grillini si vantano di essere quelli che capiscono Internet. Allora come mai il loro certificato SSL è scaduto da giorni?». A dare la notizia è Paolo Attivissimo. Il giornalista svizzero è, in gergo, tecnico un “debunker”, un cacciatore di “bufale” on line. Stavolta ha riportato un articolo di Fabrizio Carimati, blogger ed esperto informatico, che ha fatto la sorprendente scoperta. 

Il sito di Grillo da 5 giorni è senza protezione dagli attacchi informatici

Il certificato SSL è scaduto dal 4 gennaio. Che cosa è il certificato SSL? È un protocollo progettato per consentire alle applicazioni di trasmettere informazioni in modo sicuro e protetto. Quindi, per usare una metafora, è come lasciare il portone di casa con le chiavi infilate nella toppa. Come a dire ai pirati informatici: prego, accomodatevi. Per quale motivo? Possibile che i grandi esperti facciano un errore così maldestro? O si lascia vulnerabile sperando in un attacco hacker per poi gridare al complotto? È l’ennesimo tentativo di sviare l’attenzione mediatica dall”imminente avviso di garanzia alla sindaca Raggi?

 

Problemi per il sito di Grillo e amnesie sul sito di Casaleggio

Altra cosa fatta notare dagli esperti informatici, è che il sito di riferimento dell’informazione grillina, Tzeteze, (il sito che ospita bufale come “Il bicarbonato fa guarire dal cancro”) risulta ancora intestato a Gianroberto Casaleggio, morto nove mesi fa. Mistero anche sul fatto che risulti ancora responsabile il co-fondatore del Movimento 5 Stelle, che ha lasciato le redini del partito-azienda al figlio Davide. Nessun aggiornamento d’intestatario anche stavolta. L’ennesimo paradosso per la forza politica che meglio di tutte ha saputo cavalcare il web.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *