In manette il rapinatore “seriale” di Termini: è un immigrato della Guinea

21 Gen 2017 9:46 - di Martino Della Costa
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Era solito lavorare in coppia con un complice collaudato. Armato di coltello. Appostato all’angolo della Stazione Termini di Roma tra via Giolitti e via Gioberti e di norma sceglieva con cura le vittime dei suoi borseggi: i tursiti stranieri. Da ieri, però, questo rapinatore seriale – un 26enne proveniente dalla Guinea e senza fissa dimora in Italia – grazie agli agenti di una squadra capitolina al lavoro da tempo sul caso, è finalmente insoffensivo.

Arrestato rapinatore seriale alla Stazione Termini

Collaudato e reiterato, il modus operandi dell’immigrato divenuto col tempo esperto rapiunatore seriale attivo in quella fetta di città sempre più in mano alla microcriminalità straniera, agiva con un “collega” –al momento ancora irreperibile – con il quale sorprendevano alle spalle turisti e romani di passaggio allo scalo ferroviario e, sotto la minaccia di un coltello, si facevano consegnare il bottino. Diverse, allora, le denunce per rapina giunte negli ultimi tempi negli Uffici del Commissariato Viminale, diretto da Giovanna Petrocca. Un lavoro certosino, quello degli uomini della squadra della polizia giudiziaria che, incrociando le immagini acquisite dalle telecamere di sorveglianza della zona con le testimonianze dei rapinati, hanno identificato i responsabili. E non solo: i due sono stati anche riconosciuti anche attraverso delle foto da alcune delle vittime aggredite e derubate.

È un immigrato della Guinea senza fissa dimora in Italia

E dalle denunce, dalle testimonianze e dalle immagini che sono quindi iniziati i servizi di osservazione ed appostamento fin quando, nella tarda serata di ieri (venerdì 20 gennaio ndr), uno dei due malviventi è stato notato dagli uomini della Polizia di Stato su via Giolitti. Fermato, sin da subito si è mostrato nervoso ed insofferente, giustificando la sua presenza sul posto con la necessità di partire alla volta di Milano, da dove avrebbe poi, a suo dire, raggiunto la Francia. Accompagnato negli uffici del commissariato Viminale, D.L., di 26 anni, originario della Guinea, in Italia senza fissa dimora, grazie ai riscontri investigativi acquisiti e in considerazione del fatto che, nel suo caso, sussisteva effettivamente un concreto pericolo di fuga, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e condotto nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre proseguono le indagini per individuare il suo complice. Ma ormai, procedure e luoghi delle loro rapine quotidiane sono smascherate e sotto controllo.

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