Finte nozze tra tunisino e italiana: sposi e testimoni finiscono in manette

24 Gen 2017 14:48 - di Ginevra Sorrentino

I due sposi di fronte al celebrante del Comune. I testimoni con tanto di fedi in mano e documenti in tasca. Il fotografo (di scena) ingaggiare per far sembrare tutto il più realistico possibile: ma la polizia invade in set, e la messinscena del matrimonio combinato tra uno straniero e una 22 italiana viene mandato a monte. Con buona pace di attori e commedianti…

Nozze combinate tra un tunisino e un’italiana

Dunque, è successo di nuovo: a distanza di appena una settimana dallo speculare caso di Torino – dove sono saltate le finte nozze tra un nigeriano e un’italiana – stavolta la polizia di Arezzo ha sventato un altro matrimonio combinato, finito con il “no” sancito dalle forze dell’ordine e con l’arresto del “promesso sposo”, destinato – almeno per il momento – a rimanere tale. Eppure era tutto organizzato nei minimi dettagli al fine di coprirne la latitanza ed acquisire anche la cittadinanza italiana, ma grazie alla collaborazione degli uffici della Sezione Anticrimine del commissariato distaccato di pubblica sicurezza di Montevarchi e quelli della squadra mobile di Firenze, tutto è stato vanificato. L’epilogo – ben diverso, e non certo per motivi romantici, da quello sperato dai due presunti fidanzati  – si è consumato a mezzogiorno di ieri nel Comune di Impruneta (Firenze), quando la giovane coppia di sposi stava facendo il suo coreografico ingresso al fine di celebrare il matrimonio, con tanto di testimoni amici e parenti: peccato che, a dispetto dell’agognato sì, la cerimonia si sia risolta con la fine della recita e con il fermo di tutta la comitiva in attesa del fatidico bacio. I presenti sono stati circondati dagli uomini del commissariato di Montevarchi insieme agli agenti della squadra mobile di Firenze, che hanno finito per arrestare il promesso sposo e per accompagnare tutti gli altri nella questura fiorentina.

I carabinieri arrivano e impediscono il sì

Niente pranzo di nozze, allora: l’aspirante sposo, un cittadino tunisino di 34 anni, era già colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Firenze per traffico di stupefacenti, ed identificato con uno pseudonimo. Proprio per questo, allora, al fine di garantirsi una definitiva copertura, l’immigrato aveva deciso di accordarsi per un matrimonio presumibilmente combinato con una cittadina italiana di 22 anni e residente nel Valdarno; accordo – sembra – stipulato anche con il consenso del compagno convivente della donna, un altro cittadino tunisino, dal quale la giovane, incensurata, ha avuto una figlia di 18 mesi. La tesi della combinazione, secondo gli inquirenti, è avvalorata proprio dal fatto che il compagno di lei appariva invece in questa circostanza come testimone dello sposo, poi arrestato.

I primi sospetti alle pubblicazioni in Comune

La coppia aveva già effettuato le pubblicazioni presso il Comune di residenza della ragazza quando, inspiegabilmente, soddisfatte le esigenze formali, hanno trasferito il matrimonio presso il municipio di Impruneta.La cosa, apparendo senza plausibili motivi, ha destato i sospetti e fatto scattare la curiosità degli inquirenti della Sezione Anticrimine del Commissariato, i quali hanno avviato un’indagine conoscitiva acquisendo documenti, immagini e risultanze in banca dati, incrociandoli con la catturandi della squadra mobile di Firenze che svolgeva a sua volta altri accertamenti. Accertamenti che hanno confermato che, per quel matrimonio, l’ipotesi di un matrimonio misto d’amore era la prima da scartare.

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