Duplice omicidio nel club per scambisti di Parma: arrestati padre e figlio

5 Gen 2017 15:44 - di Robert Perdicchi

Padre e figlio in manette: la pista è quella passionale, la location è a luci rosse,un club per scambisti nella provincia di Parma. Gli agenti della squadra Mobile hanno fermato, oltre a Samuele Turco, anche il figlio Alessio Turco (21 anni), per il duplice omicidio di Luca Manici, alias Kelly, e Gabriela Altamirano. Si tratta della transessuale di 47 anni di Parma e della donna argentina di 45 anni ritrovate morte nel club a luci rosse, in un casale a San Prospero (Parma), il 27 dicembre scorso. Samuele Turco è l’ex fidanzato di Gabriela Altamirano. Padre e figlio sono accusati di omicidio plurimo premeditato con l’aggravante della crudeltà. Il procuratore Antonio Rustico ha illustrato in Procura, insieme al questore Pier Riccardo Piovesana e ai vertici della Squadra Mobile, la ricostruzione del delitto e gli aspetti più importanti dell’indagine.

Un movente legato alla gelosia tra scambisti

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Samuele Turco avrebbe raggiunto il casolare che ospitava il club a luci rosse in cui sono stati uccisi Gabriela Altamirano e Luca Manici (alias Kelly) con un’auto presa in prestito. Il figlio Salvatore Alessio era presente la notte del delitto. La sua testimonianza è stata fondamentale  per ricostruire la dinamica dell’omicidio e per ritrovare l’arma del delitto e i telefoni e il pc delle vittime. «Ieri sera – ha spiegato il procuratore Rustico – sentiti ulteriormente i parenti e lo stesso figlio di Turco, con la sua collaborazione è stata rinvenuta l’arma del delitto, un coltello sotterrato in una certa località e telefoni e pc delle vittime nascosti sottoterra in un fienile. È stata la conferma che stavamo seguendo la strada giusta». Rustico ha sottolineato “la risposta pronta efficace e professionale” delle forze dell’ordine e della magistratura che, nonostante la “complessità dell’indagine” ha impiegato “nove giorni per risolvere un caso così delicato che ha turbato la cittadinanza date le modalità” del delitto; “qualcosa di orribile che richiedeva una risposta che è stata data” ha detto il procuratore ringraziando la polizia di stato e la magistratura. 

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