Cybersecurity, Brunetta: «Siamo molto indietro. Minniti riferisca» (Video)

11 Gen 2017 14:40 - di Gabriele Alberti

 

I contorni della vicenda di cyberspionaggio che ha travolto come un cataclisma la politica e la finanza italiana «meritano immediate risposte da parte del governo, anche alla luce della rimozione del capo della polizia postale. Riteniamo sia opportuno ed urgente che il Ministro degli Interni Minniti riferisca alla Camera sui rischi per la sicurezza nazionale che paiono evidenziarsi.” Lo afferma il deputato di FI, Pietro Laffranco. Mentre sono in corso gli interrogatori – i fratelli Occhionero stanno negando tutto – le preoccupazioni e le  inquietanti rimangono. “In merito alla vicenda dei politici spiati non si sa molto: c’è ancora da capire se sia o meno una cosa seria. Quello che è certo, invece, è che siamo tutti non attrezzati e inadeguati, parlo delle nostre istituzioni, alla cybersicurezza. Una cosa non da poco», stigmatizza Renato Brunetta, capogruppo di Fi alla Camera. «Quello che si sta scoprendo in queste ore è estremamente grave. ‘Certa, lo ripeto, è l’inadeguatezza delle istituzioni, ma anche della cultura politica, delle aziende, sulla cybersicurezza. Siamo molto indietro, e purtroppo la criminalità va avanti. Su questo dobbiamo riflettere e dobbiamo farlo prima di tutti noi che siamo legislatori. Una riflessione che ci deve portare a prendere delle decisioni nel più breve tempo possibile per aumentare i gradi di sicurezza delle nostre istituzioni, delle organizzazioni economiche e delle aziende».

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