Ancora un clochard morto a Roma per il freddo. E la Raggi tace

15 Gen 2017 17:45 - di Bianca Conte

Ancora un clochard morto a Roma a causa del freddo. Del gelo. Dell’abbandono. Si parla ormai da giorni di allerta meteo nel centro-sud in generale, e nel Lazio in particolare. Si parla ormai da giorni di piani straordinari per fronteggiare uno stato d’emergenza in corso ormai da due settimane. Si parla ormai da giorni di sinergia attiva tra Protezione Civile, Roma Capitale e Assessorato alla Sostenibilità Ambientale. Si parla ormai da giorni di situazioni a rischio per senzatetto e indigenti. Si parla ormai da giorni di scuole al gelo e di guasti agli impianti di riscaldamento ancora in attesa di una riparazione. Si parla ormai da giorni di richieste e interrogativi senza una soluzione. Si parla: ma la Raggi, in tutto questo, cosa pensa di fare? Come pensa di intervenire? E, soprattutto, quando?

Morto un altro clochard a Roma

Intanto, mentre se ne parla, un altro clochard è morto. Un altro uomo è rimasto vittima del freddo e dell’abbandono. E pensare che solo venerdì scorso una donna ridotta a vivere in una roulotte in una zona periferica della capitale è morta in condizioni disperate, al freddo, nella più assoluta solitudine e povertà, e nel silenzio delle istituzioni gravato fino all’ultimo sulle sue richieste, rimaste inevase. E’ durato poco il cordoglio per quella donna, e subito si è sommata alla sua scomparsa il dramma di un’altra vittima del maltempo e dell’incuria: e così oggi, dopo le rimostranze e le allerte lanciate ancora in queste ultime ore, un ennesimo senzatetto è morto, sembra, a causa del freddo che stringe nella sua morsa Roma. Il suo corpo, ormai privo di vita, è stato trovato nei pressi di piazza Mancini. E, ancora una volta, tornano a riecheggiare allarmi e esortazioni, indicazioni strategiche e soluzioni possibili.

Quali sono le risposte del Campidoglio?

“E’ urgente in queste ore che la città si mobiliti per trovare ricoveri al chiuso, soprattutto col perdurare del freddo”, ha affermato poco fa anche Debora Diodati, Presidente Croce Rossa di Roma, lanciando il suo messaggio nella bottiglia tra i tanti lanciati nel mare delle richieste rivolte al Campidoglio nelle ultime settimane di maltempo e gelo. “In queste notti con i volontari CRI in giro con le unità di strada e il presidio sanitario itinerante, incontriamo persone che dormono per strada al freddo, e tra loro situazioni ancora più fragili: malati, donne e anziani. Si tratta di una situazione al limite – ha quindi concluso la Diodati – a cui è urgente trovare una soluzione”. E una soluzione, al momento – e da giorni ormai – il Campidoglio non dimostra, stando ai fatti, di averla trovata. Anzi… Intanto, il Centro Funzionale Regionale ha reso noto per tempo che il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse sul Lazio con “venti forti occidentali e con raffiche di burrasca, con tanto di mareggiate e rovesci temporaleschi. Le condizioni per dover intervenire preventivamente, insomma, ci sono tutte. E da giorni ormai. Ma dal Campidoglio, tutto tace…

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