Bertolaso: un errore la nomina di Errani, la gente abbandonata sotto la neve

20 Gen 2017 15:25 - di Francesco Severini

“Le inefficienze e gli errori commessi in questi giorni sono sotto gli occhi di tutti. Siamo un paese del G8, non è accettabile quello che sta accadendo a 100 chilometri da Roma dopo sei mesi di emergenza“. E’ Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile, a puntare l’indice, in un’intervista al Giornale, sulla macchina dei soccorsi dinanzi all’ondata anomala di maltempo. 

Bertolaso: sciocchezza nominare Errani

Secondo Bertolaso la sciocchezza è stata fatta nominando Errani a “macerie neppure rimosse”. “Il punto – continua – è che è stata disarticolata la catena di comando e controllo. Chi comanda di fronte aun’emergenza, chi è che dà gli ordini? Curcio o Errani? Oppure Zingaretti e i presidenti di Regione? L’emergenza non è una ginnastica democratica – avverte Bertolaso – è una questione serissima, la tempestività può salvare vite umane”. 

Nevicate annunciate 

Le violente nevicate che erano state annunciate sono state sottovalutate. “Io stesso – racconta Bertolaso – dovevo andare nelle Marche ma ho rinviato dopo avere visto le previsioni del tempo. Bisognava adottare misure preventive, rinforzare i tralicci, fare arrivare mezzi dalle Regioni dove in queste ore ci sono le margherite. Sa quante turbine ha la Società Autostrade? Circa 250. Ne sono state usate una quindicina”. 

Abbandonati a se stessi

Bertolaso accenna anche alle critiche ricevute per la gestione del terremoto dell’Aquila: “Abbiamo fatto dei lavori all’Aquila che sono stati anche criticati per i costi eccessivi, ma a me non me ne frega nulla, se avessi potuto avrei messo tutti gli sfollati dell’Abruzzo in alberghi a cinque stelle. Lo stesso vale per i lesionamenti di oggi. È possibile, è accettabile, che alcune località vengano isolate dalle fortissime nevicate, ma in condizioni normali. Quello che non si può accettare è che in località già disperate, già travolte da queste tragedie di terremoti continui, senza casa, con gli animali in condizioni precarie e l’economia già collassata, si lascino anche abbandonati a sé stessi per 24 o 48 ore per nevicate anche eccezionali ma comunque prevedibili”.  

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *