Urso: «La destra deve ripartire dalle primarie e dal Partito della Nazione»

6 Dic 2016 12:12 - di Redazione

«Ora tocca alla destra fare con le primarie il vero Partito della Nazione, per arginare Grillo e dare un governo all’Italia». Lo scrive Adolfo Urso sulla nuova edizione di Chartaminuta, la rivista della Fondazione Farefuturo. Urso rilancia l’ipotesi delle primarie nel centrodestra come strada maestra per scegliere candidato premier e programma e riunificare le due ali, liberale e populista. S

La sinistra è a pezzi

Dopo la sconfitta di Renzi al referendum, «la sinistra ne esce a pezzi. È davvero difficile pensare che qualcuno possa comunque rimetterne i cocci insieme in pochi mesi per apparire nuovamente credibile come reale alternativa di governo a Grillo alle prossime elezioni politiche. Tocca alla destra provarci. Tocca ora alla destra colmare il vuoto di governabilità, realizzando il vero Partito della Nazione», afferma Urso. «E tocca farlo in poco tempo e al meglio».

La destra in Occidente

Peraltro, «in tutto l’Occidente è proprio la Destra, nelle sue diverse versioni, a interpretare meglio questo bisogno, tanto più in questo contesto storico e sociale che vede l’Occidente reagire alla crisi con l’emergere di quella “forza profonda” non più tranquilla, anzi agguerrita e determinata come non mai», aggiunge Urso. «L’America profonda si è affidata a Trump. La Francia profonda ha portato Fillon al trionfo nelle primarie e tra poco dovrà scegliere tra due dfestre: Fillon o Le Pen. L’Italia profonda ha escluso Renzi ma dovrà liberarsi della ipoteca di Grillo. Se il centrodestra avrà l’umiltà di affidarsi alle primarie, milioni di italiani si metteranno in fila come in Francia per scegliere il loro candidato, ben sapendo che può essere il loro premier. Se ciò accadesse si costruirebbero le premesse del successo, tanto più ora che gli elettori hanno dimostrato di voler decidere, loro e non altri, con l’altissimo responso della partecipazione ai referendum».

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