Tribù dei Sioux sul piede di guerra: salta l’oleodotto in Nord Dakota (VIDEO)

5 Dic 2016 15:46 - di Penelope Corrado

Vittoria per i Sioux. Il genio militare americano ha bocciato l’attuale percorso previsto per l’oleodotto in Nord Dakota, contro cui da mesi i nativi americani si stanno battendo. Proprio in seguito alle proteste il progetto era stato fermato dall’amministrazione Obama per permettere allo Us Army Corps of Engineers di esprimersi. I nativi hanno sempre sostenuto che l’oleodotto è un enorme rischio per l’ambiente e per le falde acquifere dei loro territori.

Bernie Sanders esulta per la vittoria dei Sioux

«Nonostante abbiamo avuto continua discussioni e continui scambi di vedute con i Sioux della riserva di Standing Rock appare chiaro che c’è ancora molto lavoro da fare» recita un comunicato del genio militare Usa, nel quale si sottolinea come sia necessario «esplorare percorsi alternativi» per l’oleodotto. Il primo ad esultare insieme ai nativi l’ex candidato alla Casa Bianca Bernie Sanders, fin dalla prima ora al fianco della battaglia del popolo dei Sioux: «Nel 2016 non si può continuare a calpestare la sovranità dei nativi americani. E non dovremmo continuare ad essere dipendenti dai combustibili fossili».

In difesa dei Sioux anche diversi artisti americani

Il progetto da 3,7 miliardi di dollari prevede la costruzione di un oleodotto sotterraneo lungo 2000 chilometri: dovrebbe passare sotto le terre degli ultimi Sioux, 4100 nativi che abitano nella contea. Il 28 ottobre scorso almeno 141 persone sono state arrestate nel corso di una manifestazione contro l’oleodotto. In difesa dei nativi americani sono intervenuti anche il cantante Neil Simon e la sua compagna, l’attrice Daryl Hannah. In una lettera aperta sul suo profilo Facebook ha definito la protesta alla riserva indiana Standing Rock “un risveglio” aggiungendo che le aggressioni ai manifestanti sono state “scandalose, inutili e violente”. Le forze di polizia e la Guardia Nazionale hanno attaccato i due artisti, “sembra agiscano per tutelare gli interessi di chi trae vantaggio dal progetto Dakota Access Pipeline”.

Commenti

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  • gioaeta926vanni 22 Marzo 2018

    ok. sono daccordo per la salvaguardia dei territori dei nativi americani (pellerossa).oltre a violentare la natura, l’ambiente ecc si violentano le tradizioni di tutte le tribu’ indiane anzi si dovrebbe insegnare nelle scuole americane la lingua antica degli indiani.