Terrorismo, parla delle colpe della «sinistra ideologizzata». Finisce nei guai

10 Dic 2016 12:43 - di Eleonora Guerra
terrorismo molenbeek

Ha rotto un tabù e per questo è finita al centro di furiose polemiche l’italiana Annalisa Gadaleta, che dal 2012 è assessore verde a Molenbeek, il quartiere di Bruxelles diventato tristemente noto dopo gli attentati del terrorismo islamico. Nel suo libro, intitolato Conversazione a Molenbeek, Gadaleta accende i riflettori su una «sinistra ideologizzata», su cui pesa la responsabilità di una «tendenza omertosa a non parlare degli aspetti culturali per non scivolare nel campo dell’estrema destra».

Dalla radicalizzazione al terrorismo

Il libro, che la ha forma della conversazione con il sociologo Leonardo Palmisano, affronta il tema della radicalizzazione in seno alla comunità di Molenbeek. Ne viene fuori una analisi amara e che non fa sconti, in cui si parla di un «ripiegamento identitario e fondamentalista», su cui c’è stato chi in Belgio ha volutamente chiuso gli occhi. Eppure i segnali per riconoscerlo c’erano tutti. E la Gadaleta, che nel governo del quartiere ha la delega all’istruzione pubblica e alle politiche ambientali, porta alcuni esempi concreti. Mandando su tutte le furie proprio quegli interlocutori cui chiede di smetterla con le posizioni ideologiche, per iniziare ad affrontare seriamente la questione.

Contro l’assessore critiche feroci e accuse di razzismo

Il libro è stato accolto con critiche feroci, a conferma che certi riflessi non si sono indeboliti neanche di fronte alle stragi che hanno colpito il cuore d’Europa. Il lavoro di Gadaleta, infatti, sui media belgi è stato bollato come «caricaturale», «stigmatizzante», «maldestro». Sotto accusa sono finiti passaggi come quello in cui l’esponente verde ricorda che gli uomini marocchini preferiscono sposare donne fatte arrivare dal loro Paese, spiegando questa tendenza come la volontà di mantenere un controllo sulle mogli, che sarebbe più difficile esercitare sulle donne nate in Beglio.

L’autrice: «Serve un’analisi onesta, anche se dolorosa»

Secondo il capogruppo socialista in consiglio comunale, Jamal Ikazban, queste notazioni sarebbero solo il frutto di «cliché razzisti e islamofobi». E lo stesso partito dei Verdi non ha mancato di lanciare accuse contro il proprio assessore. Un clima che, però, non ha né fatto cambiare idea né intimorito Gadaleta. «Non possiamo negare che c’è un problema di ripiegamento identitario. Per dare risposte giuste ai problemi di Molenbeek, serve una diagnosi onesta e senza tabù anche se dolorosa», si è difesa l’italiana su Facebook.

 

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