Salvini e Meloni pronti alla piazza: «No al quarto governo scelto dal Colle»

11 Dic 2016 12:45 - di Marzio Dalla Casta

Se in fondo Silvio Berlusconi non è proprio contrario alla nascita del nuovo governo a guida Gentiloni, forse anche perché «terrorizzato all’idea di tornare subito al voto anche perché Salvini e Meloni invocherebbero subito le primarie», come ha perfidamente insinuato l’ex-fedelissimo Denis Verdini in un’intervista alla Stampa, i suoi principali alleati, cioè proprio i già citati Salvini e Meloni, sono decisissimi a non lasciarsi infilzare in contropiede dal dribbling del Cavaliere e hanno già mobilitato la piazza per urlare il loro convinto “no” al quarto governo non scelto dagli elettori.

Il 17 e 18 dicembre manifestazione della Lega Nord

La manifestazione più ravvicinata in ordine di tempo è quella della Lega Nord che ha infatti lanciato una “due giorni” per i prossimi 17 e 18 dicembre. Di più al momento non si sa. Quel che è certo che la strategia nel centrodestra appare almeno diversificata: da una parte Forza Italia, dall’altra la stessa Lega e FdI-An. «Voto subito», ha intimato in tweet Salvini criticando la decisione di «Pd, Mattarella e Napolitano» di incaricare Gentiloni, garbatamente definito «la fotocopia sfigata e inutile di Renzi». Una decisione che Salvini ha definito «incredibile» alla luce del voto referendario di domenica scorsa quando «32 milioni di italiani hanno votato per scegliere la loro Costituzione e la maggioranza ha bocciato Renzi». Scontata la conclusione: «Questi ci prendono per il c..o! ».

La Meloni dà appuntamento per il 22 gennaio

Il secondo appuntamento in piazza è quello del 22 gennaio lanciato da Giorgia Meloni, furente come Salvini per la scelta del Colle di incaricare Gentiloni : «Tutto cambia perché nulla cambi – ha scritto su Facebook la leader di FdI-An annunciando la mobilitazione -. Siamo passati dal governo del burattino delle lobby al governo del burattino del burattino delle lobby. Se il Pd pensa si trascinarci a fine legislatura con il quarto esecutivo non scelto dagli elettori, sappia che il 22 gennaio ci troverà in piazza con tutti gli italiani che ancora credono che la sovranità appartiene al popolo e rivendicano il loro diritto a votare e decidere».

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