Pavia, autista dell’Asl gioca alle “slot” mentre è in servizio. Denunciato

29 Dic 2016 17:35 - di Redazione

Denunciato dai carabinieri perché, durante l’orario di lavoro, viene sorpreso in un bar del centro di Voghera, importante centro della provincia pavese, intento a giocare alle slot machine e a scommettere sulle corse dei cavalli. Le accuse per l’uomo, 53 anni, autista dell’Ats (l’ex Asl) di Pavia, sono di truffa aggravata, peculato d’uso e interruzione di pubblico servizio.

L’autista usava la macchina di servizio

I carabinieri avevano notato che l’autista aveva parcheggiato l’auto di servizio dell’Ats in una zona riservata agli autobus davanti al bar. Le telecamere del locale lo hanno ripreso mentre stava giocando: una sosta durata più di un’ora, come hanno confermato anche alcuni testimoni. I militari gli hanno fatto notare che non poteva lasciare l’auto nell’area riservata ai bus. L’autista a quel punto se ne è andato, è rientrato alla sede di Voghera dell’Ats, ha timbrato il cartellino e si è anche segnato un’ora di straordinario. Il fatto è accaduto nello scorso mese di novembre. Dopo aver effettuato una serie di accertamenti, i carabinieri oggi lo hanno denunciato.

La piaga dei “furbetti del cartellino”

L’assenteismo è ormai una vera e propria piaga. Neppure l’attività di repressione di quest’odioso fenomeno e il clamore mediatico sollevate in ogni parte d’Italia dalle inchieste sui cosiddetti “furbetti del cartellino” sembra fare da adeguato deterrente. In realtà, la sola repressione serve a poco se non è sostenuta dall’intensificazione dei controlli sul posto di lavoro e dall’assunzione di responsabilità delle organizzazioni sindacali, troppe volte schierate a fianco di lavativi e truffatori quando invece ne dovrebbe pretendere il licenziamento in tronco. Contro i fannulloni non sembrano infatti essere serviti a molto i reiterati provvedimenti dei vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni. Segno evidente che le leggi, anche le più giuste, quando non trovano reale rispondenza nella società restano purtroppo inapplicate. L’autista di Voghera ne è solo l’ultimo esempio. Per ora.

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