Yahoo, tra le mail violate dagli hacker anche quelle di Casa Bianca, Fbi e Cia

15 Dic 2016 16:12 - di Antonio Marras

L’allarme rosso per le mail di milioni di americani e di circa un miliardi di utenti di Yahoo in tutto il mondo si fa sempre più preoccupante. Dopo quello rivelato ieri, e risalente al 2013, un altro blitz di hacker che ha colpito anche i palazzi e le istituzioni statunitensi è stato scoperto e svelato dalla società americana. Tra le vittime del nuovo attacco a Yahoo ci sono anche oltre 150 mila dipendenti dell’amministrazione americana, tra impiegati della Casa Bianca, militari, agenti della Cia e della Nsa, uomini dell’Fbi. Lo rendono noto i media Usa. A finire nelle mani dei cybercriminali generalità, password, numeri di telefono, indirizzi email e tutti i dati salvati in backup. Informazioni che – è l’allarme dell’intelligence – potrebbero essere finite in mano a servizi di Paesi stranieri con gravi rischi per la sicurezza nazionale. In particolare – spiegano i media – tra le vittime del cyberattacco, che risale all’agosto 2013, ci sarebbero membri attuali e passati dello staff della Casa Bianca, membri del Congresso e loro assistenti, agenti dell’Fbi, 007 della Nsa e della Cia, responsabili dell’ufficio del Director of National Intelligence che coordina tutte le agenzie di spionaggio Usa. Colpiti anche gli account di ufficiali di tutte le branche delle forze armate. Nel mirino degli hacker anche diplomatici ed ex diplomatici del Dipartimento di stato in servizio in Pakistan e in Siria. 

Rubati i codici di sicurezza di Yahoo

Nel maxi attacco hacker a Yahoo risalente al 2013, reso noto ieri dall’azienda, oltre ad essere stati violati 1 miliardo di profili di utenti, è stato rubato anche il codice proprietario che può essere usato per falsificare dei “cookie”. I programmi si installano così nel browser e permettono agli hacker di accedere ad un account senza necessariamente conoscere la password. Lo si legge nel comunicato in cui l’azienda californiana ha reso noto il furto. “In base alla nostra investigazione crediamo che terze parti non autorizzate hanno avuto accesso al nostro codice proprietario per capire come creare cookie – dice Bob Lord, a capo della sicurezza di Yahoo! -. Abbiamo collegato alcune di queste attività allo stesso attore, sponsorizzato da uno Stato, che crediamo sia responsabile del furto dei dati alla compagnia reso noto lo scorso 22 settembre”. La compagnia invita gli utenti a visitare il centro di sicurezza online e cambiare immediatamente password. 

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