Ingegnere ucciso a Napoli, indagato il fratello. Cruciale la prova del Dna

2 Dic 2016 14:54 - di Redazione

Proseguono le indagini sull’uccisione dell’ingegnere Vittorio Materazzo, avvenuta nei giorni scorsi a Napoli. La Procura della Repubblica ha iscritto nel registro degli indagati il fratello Luca. Sulla vicenda indaga la polizia. Fonti investigative fanno notare che si tratta di un atto dovuto in vista degli esami medico legali sul cadavere della vittima. Accertamenti che saranno eseguiti nei prossimi giorni. Intanto, gli agenti, su disposizione della Procura, hanno perquisito l’abitazione dell’ uomo.

Il dna e la posizione del fratello di Vittorio Materazzo

Determinante, per le indagini sull’ omicidio di Vittorio Materazzo, dovrebbe risultare la comparazione del Dna dopo i rilievi eseguiti a casa del fratello della vittima, Luca. Gli investigatori avrebbe acquisito elementi utili a una comparazione medico scientifica che si dovrebbe tenere nei prossimi giorni. Intanto, viene eseguita l’autopsia sul corpo dell’ingegnere di 51 anni, ucciso la sera di lunedì scorso, davanti alla sua abitazione in via Maria Cristina di Savoia, nel quartiere “bene” di Chiaia, a Napoli. L’esame si sarebbe dovuto tenere già ma, all’ultimo momento, è stato rimandato.

Il dissidio tra i fratelli

Secondo quanto emerge dalla documentazione che Vittorio Materazzo aveva consegnato diversi anni fa ai magistrati della Procura di Napoli, a cui chiedeva di accertare la natura del decesso del padre, Lucio Materazzo, morto nel 2013, Luca aveva già avuto dissidi con Vittorio almeno una volta culminati in una aggressione, quasi 13 anni fa. Una colluttazione violenta, anche con un tentativo di soffocamento bloccato dall’intervento del padre dei due.

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