Il sindacato di polizia Sap esulta per la sconfitta del duo Renzi-Alfano: era ora

5 Dic 2016 16:00 - di Franco Bianchini

«La Nazione ha bocciato sonoramente le politiche del governo Renzi, soprattutto sulla sicurezza». Lo afferma il segretario generale del sindacato di Polizia Sap, Gianni Tonelli. «Sono ben contento del risultato della consultazione referendaria e delle conseguenti dimissioni di questo governo».

Il malcontento del sindacato di polizia

«Il governo», spiega a nome del sindacato di polizia – tentava di rottamare l’apparato della sicurezza, con politiche miopi». La prima preoccupazione degli italiani – sottolinea Tonelli – «è relativa alla sicurezza». Ma le politiche Renzi-Alfano «sono proseguite imperterrite sulla via dei tagli lineari in questo settore». Non ci sono soldi neppure per le divise «che ci dobbiamo comperare, sulle pulizie, la cancelleria, le dotazioni e gli equipaggiamenti e l’apparato della sicurezza sta lentamente soffocando avviandosi al collasso».

Per la polizia tempi sempre più duri

«Sul fronte della formazione, poi, non è andata per certo meglio», continua il sindacalista della polizia.«C’è un’enorme responsabilità del governo Renzi di non aver fatto nulla per ridare efficacia alle forze di polizia preparandole alle nuove sfide». E ancora: «I poliziotti – afferma ancora Tonelli – stanno attendendo l’applicazione della sentenza della Corte costituzionale che sopprime il blocco dei contratti di lavoro per un accordo dignitoso che dia respiro alle famiglie e i fondi per un vero riordino delle carriere. Questi sogno i segnali concreti che attendiamo. Aver compromesso l’efficienza dell’apparato della sicurezza è una responsabilità imperdonabile». Per questo il Sap è «gaudente e soddisfatto per il risultato della consultazione referendaria e della caduta del governo».

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