Dal Senato fiducia a Gentiloni. Ma per il governo si apre il “fronte Verdini”

14 Dic 2016 17:06 - di Marzio Dalla Casta

Il governo Gentiloni supera l’esame fiducia al Senato ottenendo 169 “sì”, gli stessi totalizzati da Matteo Renzi il 25 febbraio di due anni fa, 99 voti contrari e nessun astenuto. Ala e Lega non hanno partecipato al voto mentre il M5S ha votato contro. Uno scenario, quindi, un po’ diverso da quello visto a Montecitorio dove anche i deputati grillini, oltre a quelli leghisti, si erano astenuti dal voto. La defezione dei 18 senatori di Ala, il gruppo che fa riferimento all’ex-plenipotenziario di Silvio Berlusconi, il toscano Denis Verdini, era invece prevista.

169 “sì” per Gentiloni, 99 i contrari

I verdiniani aveva infatti già annunciato la propria indisponibilità a votare la fiducia all’esecutivo guidato da Paolo Gentiloni dopo che il loro gruppo era rimasto a bocca asciutta nella distribuzione dei ministeri. Anzi, dal governo è addirittura uscito il viceministro all’Economia Enrico Zanetti, confluito in Ala con i resti di Scelta Civica. Gentiloni rischia però di pagare pegno all’ira dei seguaci di Verdini perché sono stati loro più volte ad assicurare maggioranza e numero legale al governo Renzi nell’assemblea di Palazzo Madama. Se ora questo gruppo decidesse di afr mancare il proprio sostegno nei momemti topici dell’aula o sui provvedimenti di maggior interesse di questo o quel ministro, è chiaro che il problema di come cooptarlo stabilmente  nell’area della maggioranza si pone. Eccome. Niente di più difficile, quindi, che il gruppo di Verdini possa essere risarcito attraverso nomine nelle aziende pubbliche come Eni, Enel, Poste, Finmeccanica e Rai, i cui organismi sono in scadenza a marzo. Il problema per il governo, semmai, è vivacchiare alla meno peggio in questi quattro mesi.

Zanda (Pd): «Maggioranza autosufficiente»

Al momento, però, la maggioranza stretta attorno a Gentiloni ostenta sicurezza e tende a minimizzare la non partecipazione di Ala al voto. «La fiducia è larga e concessa con sicurezza», assicura il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, che poi aggiuunge: «C’è una coalizione che sostiene il governo compattamente e che ha governato da quasi tre anni».

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