Amri il 22 era alla stazione di Torino. Arrestato a Berlino un presunto complice

28 Dic 2016 14:42 - di Sara Gentile

La polizia ha pubblicato su twitter una foto che riprende il terrorista Anis Amri alla stazione ferroviaria di Torino il 22 dicembre alle 22.14. L’immagine, tratta dai video delle telecamere di sicurezza al vaglio della Digos, immortala lo jihadista nell’atrio della stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova. Il terrorista è arrivato a bordo di un treno regionale della linea Sfm3 del Servizio Ferroviario Metropolitano. Quella che collega Bardonecchia, al confine tra Italia e Francia, con il capoluogo piemontese. Da qui Amri è poi ripartito per Milano.

Amri, collaborazione tra polizia italiana e tedesca

Gli investigatori della Digos torinese stanno lavorando in stretto contatto con i colleghi di Milano e con le autorità tedesche.  Sono numerose le immagini al vaglio dell’antiterrorismo subalpino. Fino ad ora gli inquirenti hanno escluso che il giovane tunisino abbia incontrato qualcuno sotto la Mole, ma solo al termine dell’analisi dei filmati sarà possibile escluderlo con certezza.  Sul fronte delle indagini  tedesche, gli investigatori ritengono “fondamentale” il ritrovamento del cellulare di Amri. Il telefonino è stato lasciato poco lontano dal tir utilizzato per compiere la strage a Berlino. Non vi sarebbe traffico telefonico recente, tuttavia gli investigatori italiani e tedeschi sono al lavoro sui tabulati, considerati preziosi ai fini delle indagini.

Arrestato un tunisino a Berlino

Tutti i contatti sono passati al vaglio degli investigatori. Dal cellulare  di Amri risulterebbero anche contatti italiani. La procura generale di Berlino, come riporta la Dpa, ha confermato l’arresto di un tunisino di 40 anni. L’uomo è sospettato di essere “un presunto contatto” di Amri, giacché il suo “numero di telefono era nello smartphone” dell’attentatore ritrovato dagli investigatori. «Ulteriori indagini indicano» che il tunisino arrestato «potrebbe essere coinvolto nell’attentato» al mercatino di Natale a Berlino. Lo precisa la procura tedesca spiegando «che per questo è stato temporaneamente arrestato». Entro domani la procura deciderà se spiccare nei suoi confronti un mandato di arresto, conclude la nota. Secondo quanto riferisce Spiegel online, citando “ambienti di sicurezza” le perquisizioni sono avvenute nel quartiere di Tempelhof, a sud della città.

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