Alitalia, esuberi a quota 1500. Mentre in Cda entrano Miccichè e Ghizzoni

22 Dic 2016 19:06 - di Redazione

Ora Alitalia è alle prese con gli esuberi. L’assemblea degli azionisti di Alitalia ha infatti “deliberato un finanziamento a breve termine per consentire al management di avviare, nei prossimi 60 giorni, un negoziato con i principali stakeholder” allo scopo “di ottenere il loro impegno su misure che portino a una radicale riduzione dei costi”. La traduzione di quanto sopra significa esuberi. L’hanno capito i sindacati nell’incontro odierno:  gli esuberi a cui starebbe pensando Alitalia, ipotizzano Ugl, Cisl e Cgil, si aggirerebbero intorno a 1.500 unità, considerando gli esuberi veri e propri, le esternalizzazioni e il mancato rinnovo dei contratti a termine. Questa la cifra da cui si partirebbe, posto che a breve si aprirà un confronto con la compagnia. E perciò le reazioni non si sono fatte attendere. Piloti ed assistenti di volo del gruppo Alitalia esprimono “grande preoccupazione per una crisi della Compagnia ampiamente prevista parzialmente generata da fattori esogeni. Era evidente – scrivono in una nota – l’impossibilità di produrre utili con l’attuale inadeguato dimensionamento di flotta e network, l’Anpac lo ripete da anni ma purtroppo a prevalere ad oggi sono state logiche di natura opaca e non industriale. Il conto però finiscono per pagarlo sempre i lavoratori, con il sindacato che secondo qualcuno dovrebbe svolgere il mero ruolo di ammorbidente nella lavatrice aziendale. Piloti ed assistenti di volo hanno già pagato circa 30 milioni di euro per il privilegio di essere acquisiti da Etihad, con la rinuncia alle tredicesime ed il contributo di solidarietà per i primi sei mesi del 2015…”. Ma, nel mentre si conteggiano gli esuberi il Consiglio di amministrazione di Alitalia ha provveduto ad un paio di nuove nomine: Gaetano Miccichè e Federico Ghizzoni sono i nuovi consiglieri “a seguito delle dimissioni, formalizzate nel corso dello scorso Consiglio del 2 dicembre, di Jean Pierre Mustier e di Paolo Colombo”, dovute all’assunzione di “nuove responsabilità” ha fatto sapere la compagnia in un comunicato.

 

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