«Aiuto mamma, mi sta ammazzando»: le ultime parole di Jennifer uccisa dall’ex

3 Dic 2016 16:08 - di Bianca Conte

Lo aveva lasciato Jennifer, convinta che l’ossessione e la gelosia morbosa del suo ex non sarebbero mai passate. Lo aveva lasciato Jennifer, e ieri era andata nell’appartamento che fino a poco prima condivideva con quello che sarebbe diventato nel giro di pochi, tragici istanti, il suo assassino, solo per riprendersi le sue ultime cose. Lo aveva lasciato jennifer, e lui l’ha uccisa: come molti altri ex fidanzati prima di lui hanno hanno fatto, punendo con la morte la decisione delle loro ragazze  di dire loro addio… 

Le ultime parole di Jennifer

E allora, Jennifer Sterlecchini è l’ultima vittima della possessione letale di un ex fidanzato, un ragazzo come troppi altri prima di lui, preda di un’incapacità a rassegnarsi anche solo all’idea dell’abbandono e pronto, in nome del rifiuto della separazione, a trasformarsi da fidanzato innamorato in carnefice spietato. Erano stati insieme all’incirca tre anni, Jennifer e il 32enne Davide Troilo, e da pochi giorni la 26enne aveva deciso di interrompere la relazione. Ieri mattina era andata nell’abitazione in cui vivevano insieme per riprendere le sue cose. È nata una discussione e il giovane ha chiuso la porta a chiave. La lite si è trasformata in una colluttazione, poi è spuntato fuori un coltello e, alla fine, la situazione è degenerata e si è trasformata in tragedia. All’esterno della casa c’era la madre della giovane, che aveva accompagnato la figlia.  A lei è toccato anche lo strazio di raccogliere l’allarme lanciato da un vicino di casa, richiamato dalle urla della ragazza che in quei drammatici istanti è riuscita solo a gridare: «Mamma aiutami, mi sta ammazzando». Un grido disperato, poi più nulla. La madra di Jennifer è svenuta in strada: il resto sono indagini, testimonianze e tanto, tanto dolore. 

Il punto sulle indagini

Sul caso, come noto, indagano i carabinieri del Nucleo investigativo di Pescara, diretti dal maggiore Massimiliano Di Pietro. È toccato a loro aggiungere agli atti dell’inchiesta l’individuazione di ecchimosi e segni di percosse sul corpo di Jennifer. Ricostruire la dinamica omicidiaria con le diverse coltellate inferte alla ragazza: due più profonde, una delle quali sul collo. I carabinieri, che si occupano delle indagini, hanno ascoltato diverse persone: al momento non sono emersi precedenti episodi di violenza, ma il giovane viene descritto come una persona estremamente opprimente e possessiva e forse anche per questo la 26enne aveva deciso di interrompere la relazione. Dopo il primo sopralluogo del medico legale Ildo Polidoro, eseguito ieri nell’abitazione, ulteriori chiarimenti arriveranno dall’autopsia; il pm Silvia Santoro dovrebbe conferire l’incarico martedì. Sempre la prossima settimana nell’abitazione di via Vicenza, al confine tra Pescara e San Giovanni Teatino (Chieti), arriveranno i carabinieri del Ris di Roma, per una serie di accertamenti con tecniche particolari, finalizzati a completare il quadro investigativo. Un caso, questo di Jennifer, che per molti aspetti ripete l’ennesima replica di un tragico copione violento, tristemente noto.

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