Violenza sulle donne, il corteo sfila a Roma. E a Milano si arrestano 3 uomini

26 Nov 2016 15:52 - di Ginevra Sorrentino

Proprio mentre da piazza della Repubblica di Roma parte il corteo di “Non una di meno”, la manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne, si apprende che a Milano sono stati arrestati dai carabinieri, e nella sola giornata di ieri, tre uomini accusati di vessazioni e abusi nei confronti delle loro compagne.

Tre arresti a Milano per violenze sulle donne

E allora, il primo arresto è stato effettuato dai carabinieri della stazione di Cusano Milanino che hanno bloccato un 41enne italiano, già noto alle forze dell’ordine e responsabile, per ora, di resistenza a pubblico ufficiale. Nel caso specifico le forze dell’ordine sono intervenute su richiesta dei vicini che, allarmati dalle urla e spaventati dal rumore di mobili e suppellettili rotti provenienti dall’appartamento, hanno avvertito i militari che, tempestivamente, sono intervenuti nell’abitazione di una 46enne. All’interno i carabinieri hanno trovato un uomo che, ubriaco e drogato, sfasciava e lanciava qualunque cosa gli capitasse a tiro. Era tornato nell’abitazione della ex per prendere alcuni oggetti dopo la fine della convivenza, e solo l’intervento degli agenti ha evitato che l’arrestato aggredisse la donna e che la situazione degenerasse ulteriormente.

Percosse e minacce all’ordine del giorno. Per anni…

E non è ancora tutto: altri due arresti, per vicende simili, sono stati eseguiti dai carabinieri delle stazioni di Corsico e di Settimo Milanese. Nel primo caso, si è trattato di un italiano di 49 anni, fermato dai militari dopo che l’uomo, con precedenti per violenze domestiche, è stato sopreso a picchiare per l’ennesima volta la convivente di 47. Nel secondo caso, invece, un 45enne, incensurato, è stato bloccato per aver minacciato di morte la sua compagna, coetanea, con tanto di pericoloso lancio di oggetti. In entrambi gli interventi le vittime, rassicurate dai militari, hanno confidato come le violenze andassero avanti ormai da anni. I carabinieri, non a caso, hanno ricostruito le loro storie raccogliendo anche le testimonianze dei vicini e vecchi referti medici delle donne: drammatiche prove e inquietanti riscontri di come maltrattamenti e abusi possano reiterarsi davvero a lungo. Troppo a lungo.

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