Viaggio tra le proposte per la manovra, dai bagarini rock ai bonus giardino

7 Nov 2016 9:19 - di Fulvio Carro
manovra

Un emendamento alla manovra sui tartufi ed un altro per consentire di scaricare le spese per partecipare ad un congresso farmaceutico, uno sconto fiscale del 40% per i piccoli birrifici artigianali e anche un occhio al giardino di casa, con un alleggerimento fiscale ad hoc per chi pianta alberi o realizza lavori di “riqualificazione di tappeti erbosi”, una sorta di bonus giardino. Tra le 1.043 proposte di modifica al decreto fiscale c’è spazio per tutti. E per ogni esigenza o volontà di intervento, anche per regolamentare la vendita dei biglietti dei concerti, dopo le polemiche seguite al bagarinaggio per il concerto dei Placebo con biglietti scomparsi velocemente e ora riproposti da mille siti internet.

Gli emendamenti alla manovra

Sui tartufi due emendamenti presentati alla manovra da Paola Binetti (Ap) introducono agevolazioni nel trattamento fiscale della raccolta per un valore di circa 5 milioni e sulla commercializzazione per quelli «freschi, refrigerati o presentati immersi in acqua salata, solforata o addizionata per assicurarne la conservazione», che vale 10 milioni. Più di un emendamento alla manovra, invece, tratta il tema del trasporto lacuale, fluviale e lagunare. L’obiettivo è quello di ridurre al 5% l’Iva che si paga per i servizi collegati a questo tipo di trasporti. Sempre di trasporti, ma ferroviari, sono invece i desiderata presentati da alcuni deputati attenti al territorio. In particolare vengono proposti, a seconda dei firmatari, tra i 20 e i 220 milioni per completare la nuova linea ferroviaria Ferrandina-Matera, cioè per far arrivare il treno nell’unico capoluogo di provincia che ancora non ha “fermate”. Dal Sud al Nord: vengono richiesti fondi (1,5 milioni) anche per il raccordo ferroviario destinato a collegare l’Italia con la Slovenia. Ma fondi vengono chiesti nella manovra anche per le Universiadi a Napoli e per le dune di Castelporziano (la spiaggia di Roma). Il deputato Vignali, invece, propone di estendere il bonus per le ristrutturazioni anche ai giardini. La spesa vale per l’acquisto e la messa a dimora di piante e arbusti di qualsiasi genere o tipo ma anche per la riqualificazione di tappeti erbosi «con l’esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro». Lo sconto vale anche per il restauro e il recupero di giardini di interesse storico-artistico e può essere utilizzato anche per il costo di progettazione e dell’architetto.

 Le proposte “restrittive” da inserire nella manovra

Puntano ad essere restrittivi, invece, altri emendamenti al decreto fiscale. Quello sui biglietti dei concerti dal vivo – che valgono per i bagarini rock ma anche per quelli della Scala – propone di tassare con l’Iva e di rimuovere l’offerta attraverso internet di biglietti venduti con maggiorazione del prezzo, applicando anche sanzioni tra 30.000 e 180.000 euro. Ma c’è chi chiede una regolamentazione restrittiva proprio del biglietto che deve indicare anche le generalità del rivenditore e quelle dell’acquirente, prevedendo il divieto all’ingresso per chi detiene un «titolo intestato ad altro soggetto». Un gruppo di deputati, poi, punta il dito sui tassisti. «È fatto obbligo ai conducenti di taxi di emettere ricevuta fiscale, completa di indicazione di percorso, della data e dell’importo della corsa». Dal taxi alle auto storiche: un emendamento avanza l’idea di esentare le auto e le moto (escluse quelle professionali) con il certificato dell’Automotoclub storico italiano, ma anche quelli con più di vent’anni, quelli costruiti specificatamente per competizioni o per ricerca tecnica. È però previsto che i veicoli paghino una tassa di circolazione forfait di 75 euro se vengono utilizzati su strada. A categorie professionali diversissime mirano invece gli sconti previsti per mastri birrai e produttori di farmaci. Per i birrifici artigianali, penalizzati rispetto alle multinazionali, Gribaudo (Pd) chiede nella manovra una riduzione del 40% delle accise. Ma 40% è una percentuale che ritorna anche per la proposta di deducibilità delle spese per i congressi farmaceutici, questa volta con l’obiettivo «di incentivare la promozione e l’informazione del personale medico da parte delle aziende farmaceutiche».

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