Sugli improperi di De Luca è zuffa nel Pd: «Togliete il vino al governatore». «Fa schifo…»

17 Nov 2016 17:01 - di Robert Perdicchi

Renziani, non renziani: non ce n’è uno che non commenti, con amarezza, le parole del governatore Vincenzo De Luca – “Bindi infame, bisognerebbe ucciderla” – rubate in un fuorionda da Matrix, sul quale, ovviamente, infuria la polemica. A parte i grillini e qualche esponente dell’opposizione, è proprio dal partito di Renzi che arrivano le critiche e le ironie più pesanti all’indirizzo del governatore della Campania. «All’ultima lezione di tango avevo consigliato a De Luca di non bere… Ma è più forte di lui, ormai prigioniero del suo personaggetto», scrive su twitter Miguel Gotor, senatore della minoranza Pd, commentando le frasi del presidente della Campania su Rosy Bindi. «De Luca fa schifo. È indegno di ricoprire qualsiasi ruolo pubblico. Non può stare nel Pd. Vergogna!», è il tweet con cui Marco Meloni, deputato Dem e direttore della Scuola di Politiche di Enrico Letta, commenta le parole del governatore campano. «Un caro abbraccio a Rosy Bindi, contro di lei parole inaccettabili che squalificano chi le pronuncia», dice Roberto Speranza via Twitter. «Non pensavo che spostandomi in politica avrei sentito delle parole che ero abituato a sentire quando ero procuratore antimafia. Certe cose un rappresentante delle istituzioni non deve pensarle né dirle. De Luca chieda scusa alla Bindi e smetta di imitare Crozza. Non pensi di costruire consenso e simpatia ma solo una rappresentazione di irresponsabilità e arroganza», attacca invece il presidente del Senato Pietro Grasso. Ed ancora, dal Pd: «De Luca pensi a fare il presidente della Regione Campania. Certe espressioni sono inconcepibili», sostiene il leader dei Moderati Giacomo Portas, eletto alla Camera nel Pd. «Anche io ho espresso perplessità sul modo con cui è stata redatta la lista degli impresentabili, ma non mi sarei mai sognato di usare certe espressioni su Bindi, che tra l’altro è dello stesso partito di De Luca», conclude Portas.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *