Salvini: ma quali militari, la criminalità è legata all’invasione di clandestini

19 Nov 2016 18:05 - di Antonio Pannullo

«L’emergenza sicurezza a Milano è legata all’immigrazione finanziata da Renzi e Alfano: i militari servono ma non bastano, occorrono blocco degli sbarchi ed espulsioni di massa». Così ribadisce il segretario della Lega Matteo Salvini. E a Giuseppe Sala che ha affermato che non è pensabile che i sindaci della Lega non accolgano gli immigrati replica: «A differenza di Sala e compagni razzisti, i nostri sindaci si occupano degli italiani e degli immigrati regolari già presenti. Con i clandestini non abbiamo tempo e soldi da perdere». Da parte sua il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, Riccardo De Corato, presente alla manifestazione congiunta Fdi e Fi in piazzale Loreto per chiedere più sicurezza e militari in città, dice: «Mandare 150 militari a Milano non serve a nulla, per coprire le periferie ci vogliono almeno 500 soldati. Stamattina – ha proseguito De Corato – Alfano è venuto a raccontarci due barzellette, due slogan per prendere in giro i milanesi: il primo sono i 150 militari in più che si sommeranno ai 650 che presidiano i consolati ma non fanno sicurezza per le strade, quindi la situazione non cambierà di una virgola e la scia di sangue continuerà». «L’altra cosa ridicola – ha proseguito l’esponente di Fdi – è che a Milano non arriveranno più migranti. I profughi quando arrivano a Milano non chiedono il permesso ad Alfano. Alla Stazione Centrale arrivano migliaia di clandestini e quelli non li manda il ministero ma arrivano con i treni, quindi questa è un’autentica presa in giro: Milano continuerà ad essere invasa, siamo noi la vera Lampedusa».

Maroni: militari? ma smettete di mandarci clandestini…

È un coro di no alle decisioni di Alfano e Sala: «Quella arrivata stamattina è una risposta tardiva, che temo non sarà sufficiente a risolvere tutti i problemi»: questo il giudizio del presidente lombardo, Roberto Maroni, all’annuncio dato oggi del ministro dell’ Interno, Angelino Alfano, sull’invio di altri 150 soldati a Milano. «La risposta vera da dare è: stop immigrazione in Lombardia, il ministro Alfano e il Governo devono smettere di mandare immigrati in Lombardia. È l’unica risposta seria da dare». Maroni ha espresso rammarico per non essere stato inviato alla riunione sulla sicurezza svoltasi a Palazzo Marino. «È stato un annuncio – ha commentato -. Mi rammarico di non essere stato, come Regione Lombardia, né informato né invitato a un tavolo che tratta della sicurezza, tema sul quale la Regione qualche competenza l’ha. Faccio fatica a capire il motivo di questa esclusione. Ne prendo atto». Quanto all’invio di nuovi soldati, Maroni ha aggiunto: «Per ora è solo una promessa annuncio, un “li manderemo”. Vedremo. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, è chiaro che la responsabilità è nelle mani del Governo, e le risposte che ha dato finora sono state assolutamente insoddisfacenti».

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