Roma sfregiata, rotta una zanna dell’Elefante del Bernini al Pantheon

14 Nov 2016 14:55 - di Ginevra Sorrentino

Ancora uno schiaffo sferrato in pieno volto alla bellezza artistica e alla storia culturale della capitale. Ancora vandali in azione, liberi di agire indiscriminatamente. Roma indifesa, oltraggiata per l’ennesima volta e ferita in uno dei suoi tesori artistici più presitigiosi: e così, dopo la Barcaccia. Dopo le statue della chiesa di Santa Prassede – solo per citare gli ultimi due, inaccettabili casi succedutisi in ordine cronologico – stavolta è toccato all‘Elefante di piazza della Minerva di Gian Lorenzo Bernini.

Danneggiato l’Elefante del Bernini

Per l’esattezza, ad essere sfregiata è stata una zanna dell’elefantino. Il frammento è stato ritrovato a terra, ai piedi della statua. L’intervento delle forze dell’ordine e dei tecnici della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma è stato immediato: ma certo lo sfregio resta, ed è come se quella parte del mastodontico animale di pietra mozzata a quella scultura portasse il segno della ferita e continuasse a sanguinare davvero. Certo, la polizia locale di Roma Capitale è intervenuta sul posto e ha recuperato la parte della zanna dell’elefantino recisa e staccata di netto, che poi è stata tempestivamente portata al comando. Certo, sono già in corso delle indagini per scovare i responsabili del gesto vandalico e a tal fine, è trapelato al momento, verranno analizzate anche le immagini delle telecamere nella zona. Certo, tutto certo: come è certo che Roma e le sue meraviglie continuano ad essere lasciate alla mercé di chiunque, totalmente privo di senso civico e di responsabilità morale, decida di infierire gratuitamente. Ieri sono stati i barbari tifosi del Feyenoord che il 19 febbraio scorso, prima del match della loro squadra contro i giallorossi, hanno devastato brutalmente l’opera del Bernini a piazza di Spagna; oggi ci risiamo con i vandali – al momento ancora ignoti – determinati quanto liberi di inveire contro il bene comune; contro i beni del nostro patrimonio culturale che, anche se magistralmente riparati e restituiti a nuova vita scultorea, nascondono sempre sotto la cicatrice la ferita aperta della lacerazione subita…

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