Gasparri: «In Rai erigono monumenti a Ciancimino junior, si vergognino»

2 Nov 2016 10:25 - di Giorgio Sigona

«Mori è un eroe della lotta alla mafia e i mestatori che hanno usato anche le televisioni per erigere un monumento a Ciancimino junior devono vergognarsi. Tutto ciò emerge con chiarezza dalla sentenza Mannino. Mori e i carabinieri del Ros hanno agito per stroncare la mafia. Non ci fu nessuna trattativa da parte loro e la sentenza giustamente condanna anche coloro che hanno messo a disposizione di Ciancimino junior “il potente mezzo televisivo”. Si tratta, facciamo i nomi, di Michele Santoro, di Sandro Ruotolo e della Rai che ha concesso studi e telecamere a un bugiardo come Ciancimino. Anche il papello che lui aveva esibito era un falso. Lo si evince chiaramente dalla sentenza». Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).

 «Chi aiuta Ciancimino junior non deve stare nel servizio pubblico»

«Ora bisognerebbe cacciare, ma per motivazioni di lotta alla mafia, personaggi di questa natura dagli schermi televisivi. Non un editto bulgaro, da condannare e deprecare. Ma un editto antimafia. Chi ha aiutato gente come Ciancimino junior non è degno di stare nel servizio pubblico. Chiederò su questo punto– aggiunge Gasparri – un’immediata convocazione dei vertici Rai in Commissione di Vigilanza. Per quanto riguarda la trattativa Stato-mafia, il rimpianto è invece che non si siano portati davanti ai giudici Ciampi e Scalfaro, rispettivamente presidente del Consiglio e presidente della Repubblica quando furono cancellati centinaia di provvedimenti di carcere duro per esponenti della mafia. Quella non fu la trattativa ma la resa dello Stato alla mafia. Chi mise lo Stato in ginocchio è considerato un esempio. Chi la mafia ha combattuto come Mori deve subire ancora processi. Chi ha aiutato Ciancimino parla ancora dagli schermi Rai. Che vergogna».

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