È morta per fare da scudo ai suoi figli: fermato uno scafista africano

7 Nov 2016 10:34 - di Giulia Melodia

Ai suoi piccoli – una bambina di 9 anni e un maschietto di 6 – hanno detto che la loro mamma stava dormendo: invece era morta, e in un modo atroce: schiacciata dagli migranti rimasti bloccati nella prua di un gommone che si è spezzato in due dopo 5 ore di navigazione in mare aperto. Schiacciata e soffocata da altri migranti come lei, è morta per fare da scudo ai suoi figli

È morta per fare da scudo ai suoi figli

Nell’infinita cronaca intestata all’immigrazione clandestina e ai suoi tanti drammi familiari, oggi si registra l’ennesima barbarie: l’assurdo sacrificio letale di una giovane donna, una mamma, per cui la polizia di Stato di Ragusa ha fermato un cittadino del Gambia per la morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. E l’ennesimo viaggio della speranza finisce in tragedia: stavolta la vittima è trentenne del Mali, il cui corpo è arrivato a Pozzallo insieme ad altri 299 migranti della nave Vos Hestia, di Save the Children, che li ha soccorsi nel Canale di Sicilia. A bordo c’erano anche i due piccoli figli della donna: una bambina di 9 anni e un maschietto di 6 che sono stati affidati all‘Istituto delle suore del Sacro cuore di Ragusa.

Fermato uno scafista africano: indagini in corso

A quanto fin qui trapelato dalle indagini, la donna sarebbe stata «schiacciata», mentre col corpo faceva da “scudo” ai suoi figli, da altri migranti che sarebbero rimasti bloccati nella prua di un gommone che si è letteralmente aperto in due. L’uomo fermato dalle forze dell’ordine, a seguito delle prime indagini compiute dalla squadra mobile, è accusato di essere lo scafista dell’imbarcazione soccorsa. Secondo la ricostruzione di diversi testimoni agli atti dell’inchiesta aperta dalla Procura di Ragusa, infatti, la trentatreenne mamma del Mali sarebbe morta per schiacciamento. «Quando si è accasciata – hanno raccontato alcuni migranti che viaggiavano con la vittima – pensavamo fosse svenuta. Poi ci siamo accorti che era morta e lo scafista voleva farci gettare il corpo in mare, ma noi ci siamo rifiutati. Ai bambini abbiamo detto che la loro mamma stava dormendo, ma poi anche i piccoli hanno capito». La Questura di Ragusa ha attivato delle ricerche di familiari della vittima, e in particolare di un fratello della donna, che sarebbe da anni in Italia. E che forse, la vittima, stava provando a raggiungere…

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