C’è George Soros, amico di Prodi, dietro le manifestazioni anti Trump

16 Nov 2016 15:35 - di Gioacchino Rossello

Dicono ci sia anche George Soros dietro le manifestazioni contro Donald Trump in America. Addirittura si dice che lui ed altri miliardari statunitensi pro Hillary Clinton starebbero pagando gli attivisti scesi in strada al grido: “Trump is not my President!“. Parecchi siti mettono in queste ore in evidenza la grande disponibilità di Soros e le sue cospicue donazioni a gruppi di contestazione vicini al partito democratico. Insomma, le proteste che ci fanno vedere in Tv avrebbero ben poco di spontaneo. Ma chi è George Soros? Ecco, George Soros è uno squalo della finanza globale. Uno che guadagna speculando su titoli di industrie e persino giocando a far fallire gli Stati. Tutto tremendamente legale, ovvio, nel mondo drogato della finanza. Ma Soros è stato anche – attraverso le sue fondazioni – uno di quegli “architetti”, di quei promotori delle rivoluzioni che nell’era Obama hanno prodotto carneficine, instabilità politica e terrorismo sanguinario. George Soros è anche uno che in Italia è stato sempre ben voluto dalla sinistra. Per la sinistra ci sono anche i miliardari buoni. Quelli cui appiccicare l’etichetta di filantropi del proletariato. Pur se invece sono personaggi che pensano solo ed esclusivamente ai propri interessi. Ebbene Soros è colui che venne insignito a Bologna nel 1995 della laurea honoris causa in economia. Non si capisce bene cosa abbia fatto per meritare tale onoreficenza. Quel che ricordiamo è che tre anni prima, nel settembre 1992, tramite una speculazione finanziaria aveva guadagnato 1,1 miliardi di dollari facendo svalutare la sterlina e costringendola a uscire dallo SME (Sistema monetario europeo). Lo stesso giorno questo “filantropo” internazionale attaccava anche la lira. Un attacco speculativo quello di Soros che la Banca d’Italia fu chiaramente incapace di arginare. Morale: vennero regalati a Soros 15.000 miliardi di lire (più di 7,7 miliardi di € al cambio). Si registrò una perdita secca – provocata da un utilizzo maldestro di riserve- per 48 miliardi di dollari nel tentativo di salvare la nostra moneta. Inutilmente. Perché si realizzo comunque una svalutazione della lira del 30% ed anche la sua uscita dallo SME. Le cronache di quella giornata ricordano che George Soros fu insignito della Laurea dal preside della Facoltà di Economia dell’Università di Bologna, Stefano Zamagni, già strettissimo collaboratore di Romano Prodi e responsabile dell’Ulivo per le politiche sociali e le risorse umane.

 

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  • Mokida Bolshitkov 8 Febbraio 2018

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