Cassazione: l’assegno a Veronica è esagerato. Berlusconi verso la rivincita

16 Nov 2016 15:39 - di Redazione

Probabilmente non era quella che a Silvio Berlusconi interessava di più, ma almeno gli avrà almeno regalato una corposa speranza la richiesta della procura della Cassazione nella causa di separazione che vede da un lato il Cavaliere, oggi sentimentalmente legato alla giovanissima Francesca Pascale e, dall’altro la sue ex-seconda moglie Veronica Lario. La procura della Suprema Corte ha infatti spezzato una lancia a suo favore nella controversia relativa al principesco assegno di mantenimento che Berlusconi è tenuto a versare all’ex-consorte.

Berlusconi versa 2 milioni al mese

Un assegno che inizialmente – siamo nel 2013 – il tribunale di Monza fissò in due milioni di euro al mese, ridotto a uno nel 2014 dalla sezione famiglia della Corte di Appello, ma che la procura considera eccessivamente elevato. Per questo, il sostituto procuratore Francesca Cerioni ha valutato accoglibile il ricorso dei legali di Berlusconi e ha quindi richiesto ai giudici della Cassazione il rinvio del fascicolo alla Corte d’appello per una nuova rideterminazione dell’importo mensile. Secondo quanto si è appreso, il Pg ha condiviso la tesi sulla necessità di porre una soglia massima agli assegni di mantenimento, non solo a quelli dei “paperoni” ma anche in tutti i casi in cui la “rendita” finisce per produrre ricchezza, o consentire grandi investimenti. Il Pg ha invece respinto la richiesta di inviare alla Consulta le norme attuali che non prevedono la fissazione di limiti per gli assegni alle ex.

Tra un mese la decisione della Cassazione

La separazione di Berlusconi da Veronica Lario oltre ad aver occupato per settimane le pagine dei principali giornali per gli inevitabili riflessi politici che ha prodotto, ha catturato l’attenzione di larga parte della pubblica opinione proprio per la stratosferica cifra che il Cavaliere era stato in un primo momento a versare alla ex-moglie. Quello odierno è solo l’ultimo round tra i due in ordine di tempo. Berlusconi, infatti ha sempre sostenuto che le cifre percepite da Veronica, sia nel periodo della separazione, sia dopo il divorzio, sono in termine tecnico «abnormi». Da qui la decisione di ricorrere. La decisione della Cassazione si conoscerà tra circa un mese.

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