Volevano sabotare il referendum: denunciati due famosi hackers di Anonymos

25 Nov 2016 9:30 - di Monica Pucci
anonymous italia

Conclusa operazione della Polizia di Stato contro una cellula criminale al vertice dell’attuale panorama hacktivista italiano. Sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di accesso abusivo e danneggiamento a sistemi informatici due noti hackers gravitanti da anni nell’area dell’hacktivismo italiano che, in vista delle consultazioni referendarie del prossimo 4 dicembre, avevano pensato di interferire pesantemente attraverso il lancio, il 26 ottobre scorso, della campagna denominata #OPS_ItalyBeDemocratic come forma di cyberprotesta verso il Governo italiano, accusato di voler minare le basi della democrazia nel nostro Paese. I due denunciati sono un 43enne residente a Brescia, titolare di una ditta nel settore del commercio all’ingrosso di materiale informatico e un 41enne residente nella provincia di Bari, quest’ultimo conosciuto come “candyman.sh”, esperti nel settore informatico e con precedenti di polizia, appartengono entrambi alla crew hacker “Candyshophkteam” aderente al noto movimento hacktivista Anonymous.

Referendum nel mirino degli hackers italiani

L’attività di indagine, coordinata dal sostituto procuratore Eugenio Albamonte della Procura capitolina, è stata condotta dagli investigatori del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche della Polizia Postale. Le perquisizioni di oggi sono state eseguite con il supporto di personale del Compartimento Polposta di Bari e di quello della Sezione di Brescia. Gli autori annunciavano un’operazione informatica dimostrativa di livello internazionale enunciando testualmente: “we want see the reaction of the Italian government. In this First step we wanna show how basically vulnerable is the italian government infrastructure with huge tech mistake, but we know more than what we post here“. A margine del comunicato con il quale si invitava a unirsi all’attacco hacker di levatura internazionale, erano riportati, con dovizia di particolari anche tecnici, i risultati di un’attività di scansione (information gathering), eseguita verso tutti i domini istituzionali riferiti a governo.it e palazzochigi.it. La crew “candyshophkteam” si era già resa responsabile in passato di attività di hacking anche verso diversi siti non istituzionali. I soggetti destinatari dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria sono risultati essere i gestori dei profili social della crew nel contesto dei quali, tra l’altro, sono stati pubblicati tutorial sull’utilizzo di programmi utili all’acquisizione di informazioni tecniche, necessarie per la commissione di intrusioni e attacchi informatici. La perquisizione effettuata oggi ha portato al sequestro di copioso materiale informatico e soprattutto alle ammissioni di responsabilità da parte dei due indagati. 

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