Verona svela l’enigma dei Maya: mistero e fascino di una civiltà (le foto)

8 Ott 2016 13:10 - di Guglielmo Federici

«Siamo orgogliosi di poter presentare a Verona questo tributo ad una delle civiltà più misteriose e affascinanti della storia del genere umano”, ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi, presentando la mostra “Maya. Il linguaggio della bellezza”, che si è aperta al Palazzo della Gran Guardia a Verona e si protrarrà fino al 5 marzo 2017. Saranno esposti 300 pezzi della civiltà Maya. L’esposizione presenta sculture, stele monumentali, elementi architettonici, figure in terracotta, maschere in giada, strumenti musicali e incensieri. I tre grandi periodi – preclassico, classico e postclassico – che dal 2000 a.C. al 1542 d.C. hanno visto fiorire questo popolo, sono spiegati attraverso capolavori prestati dai siti più prestigiosi, come il Portastendardi, scultura risalente all’XI secolo; la Testa raffigurante Pakal il Grande che visse dal 603 al 683 d.C.; la Maschera a mosaico di giada raffigurante un re divinizzato o come l’Adolescente di Cumpich, scultura risalente al periodo tardo classico.

 

 

Uno dei capolavori in mostra a Verona

Uno dei capolavori in mostra a Verona

 

Uno dei capolavori in mostra a Verona

Uno dei capolavori in mostra a Verona

Uno dei capolavori in mostra a Verona

Uno dei capolavori in mostra a Verona

Uno dei capolavori in mostra a Verona

Uno dei capolavori in mostra a Verona

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