Torino ricorda le giovani morte nella strage Erasmus. E spunta la beffa dell’assicurazione

29 Ott 2016 14:09 - di Guido Liberati

«Copri il lutto con il colore, per non dimenticare». È l’iniziativa promossa nel centro di Torino dall’associazione Genitori Generazione Erasmus20 marzo 2016 – Uniti perché non accada mai più per ricordare le 13 studentesse Erasmus, tra cui sette italiane, morte nel tragico incidente stradale del marzo scorso a Tarragona, in Spagna. I genitori delle vittime sono stati ricevuti sabato mattina a Palazzo Civico. In piazza Castello è stato appeso uno striscione nero, opera dell’artista Fabio ’79 Street Art, su cui i passanti hanno potuto lasciare l’impronta colorata del loro pollice.

La gita dell’Erasmus non aveva copertura

«Papà, non ti preoccupare. È tutto organizzato dall’Erasmus». Questo è uno degli ultimi messaggi che Elisa, una delle 13 studentesse Erasmus morte nell’incidente stradale dello scorso marzo sull’autostrada che collega Valencia a Barcellona, ha inviato al padre Giuseppe Scarascia. Il viaggio, andata e ritorno dalla festa de Las Fallas però non era inserito nelle attività curricolari, ma era organizzato dall’Associazione Studenti Erasmus dell’Università di Barcellona, insieme a quelle di tutte altre università spagnole. Un aspetto che a livello assicurativo fa la differenza. «L’assicurazione universitaria copre solo le attività di studio e i tirocini», spiegano dall’ufficio Erasmus dell’Università di Torino. Tutte le altre iniziative culturali e di svago non sono coperte da alcun tipo di polizza “nonostante siano organizzate – interviene Scarascia – con il logo di Erasmus». «Queste associazioni – continua – sono riconosciute e sovvenzionate a livello europeo, ma declinano ogni tipo di responsabilità». Scarascia, con gli altri genitori, ha scritto anche una email alla sede di Bruxelles per avere chiarimenti, ma la risposta è stata: «Perché scrivete a noi?». «Ad oggi l’Università di Torino – aggiungono dall’ufficio Erasmus – sta pensando di consentire un’assicurazione, a costi vantaggiosi, estesa anche alle attività extracurricolari».

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