L’Isis assedia l’antica Anah: settemila intrappolati, molte donne e molti bimbi

31 Ott 2016 11:55 - di Giorgio Sigona

L’Isis assedia la millenaria Anah (l’antica Anatha) nella provincia occidentale di Anbar, nei pressi del confine con la Siria. Lo riferisce il responsabile del distretto della città, Saad Awad, in un comunicato citato dai media iracheni. «7.000 civili, in gran parte donne e bambini, sono assediati dall’Isis, che impedisce loro di uscire dalla città perché li vuole usare come scudi umani».

L’assedio ad Anah e l’assalto di Mosul

Anah è una cittadina sull’Eufrate a decine di chilometri dal confine con la Siria nella turbolenta regione di al Anbar, culla del qaidismo iracheno. La parte moderna sorge vicino alle rovine di un sito abitato sin dall’epoca babilonese e usato anche in epoca romana come punto di passaggio dei commerci tra il Mediterraneo e la Mesopotamia. La presenza dell’Isis nella regione è ancora molto forte, nonostante le offensive governative sostenute dalla Coalizione a guida Usa e dei clan tribali sunniti cooptati dal governo di Baghdad.

Dalle notizie su Anah a quelle delle Forze speciali irachene che hanno lanciato un massiccio assalto sul fronte est di Mosul: «Il nostro obiettivo è entrare nei sobborghi orientali della città», ha affermato il generale iracheno Haider Fadhil dalla prima linea, a 3 km dalla “capitale” dei jihadisti, citato dall’Associated Press. L’Isis contrattacca con kamikaze a bordo di autobomba e un diluvio di fuoco.

 

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