In provincia di Latina il battesimo del figlio di Nichi Vendola e di Eddy Testa

9 Ott 2016 19:19 - di Redazione

Hanno scelto una parrocchia del sud pontino in provincia di Latina Nichi Vendola e il suo compagno Eddy Testa per battezzare il figlio avuto grazie alla tecnica della “maternità surrogata”. Alla presenza di pochi amici intimi e dei familiari più stretti dell’ex governatore della Puglia e del suo compagno, padre biologico  del piccolo Tobia (avuto in Canada  grazie a una donatrice), il battesimo è stato celebrato secondo i canoni della Chiesa cattolica nella parrocchia di San Michele Arcangelo, una frazione di Castelforte dove è nato Eddy Testa che oggi vive in Canada per lavoro.

A Latina il battesimo del figlio di Vendola

Il battesimo è stato celebrato dal parroco di San Michele Arcangelo, don Natalino Di Rienzo, che però non ha voluto rilasciare dichiarazioin alla stampa limitandosi a confermare di aver impartito il sacramento al figlio di Vendola e di Testa. “Mi è stato chiesto di battezzare il piccolo Tobia ed io l’ho fatto. Ma non posso dire di più perché non voglio pubblicizzare un evento del tutto privato”.  È  la prima volta che in provincia di Latina viene battezzato il figlio riconosciuto da una coppia gay. Stando alle voci filtrate nel paese d’origine di Eddy Testa, i padrini sono un uomo e una donna regolarmente sposati col rito cattolico e “persone di profonda” fede. Vendola e il suo compagno – riporta Repubblica –  hanno seguito un regolare corso di preparazione in vista del battesimo del piccolo Tobia, seguendo le regole previste dalle norme canoniche. A ufficializzare il battesimo è stato il nuovo vescovo di Gaeta, Luigi Vari, che ha tenuto a specificare di essere stato “informato” già da tempo del desiderio della coppia Vendola-Testa di voler battezzare il loro bambino. “Sapevo tutto in anticipo – ha detto il vescovo – mi era stato chiesto il permesso, non ho trovato nulla da ridire perché in linea con quello che dice papa Francesco, ovvero di non creare nuovi atei. Il Codice di Diritto Canonico – specifica ancora don Luigi Vari – come prevede l’accoglienza per i divorziati lo fa anche per situazioni del genere e la prima cosa è quella di tutelare i bambini”. Dopo la cerimonia in parrocchia, il piccolo Tobia è stato festeggiato in una tenuta, presso Suio. No comment da parte di Vendola e Testa, che hanno partecipato alla celebrazione con grande emozione.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *