È morto Renatino: l’eterno ragazzo di Colle Oppio. Sorriso e militanza

13 Ott 2016 18:40 - di Romana Fabiani
È morto, dopo una lunga malattia, Renato Antonini, militante del Fronte della Gioventù degli anni ’70, pietra miliare della sezione missina di Colle Oppio “Istria e Dalmazia” e punto di riferimento dell’intero Rione Esquilino. Renatino, vecchia guardia, poche chiacchiere e molti fatti. Sempre solare,  anche nei giorni più neri, fu uno dei primi “anziani” a portare sostegno ai giovani “pischelli” impegnati a rianimare la sede storica di Colle Oppio dei primi anni ’80, dopo il riflusso seguito agli anni di piombo e allo choc per la strage di Bologna. Eternamente ragazzo, con la sua umiltà e il suo sorriso, Renato portò l’esperienza e il consiglio degli anziani per rinascere e  uscire  dai vecchi steccati destra-sinistra. Lui «che non è mai invecchiato!», scrive su Facebook Marco Marsilio, uno di quei “ragazzini” di allora.

Renatino, l’eterno ragazzo di Colle Oppio

Sempre disponibile, con la passione per la politica e per la Lazio, la “sua” Lazio, Renatino, negli ultimi tempi “emigrato” in provincia a Lugnano in Teverina, abitava nel cuore del rione Esquilino. Di lui, giovani e meno giovani ricordano la simpatia e la passione. Uno che non sopportava i compromessi. «Era il primo a cominciare i botti a capodanno e l’ultimo a smettere», racconta un amico di affissioni e di birrate. «Attaccavamo gli striscioni fosforescenti, sì, con la brillantina sopra, la polvere di vetro per farli vedere meglio…». Oltre alla passione politica e alla fede calcistica (un vikingo doc), a unire Renatino alla sua comunità era soprattutto l’amore per il territorio dove era nato e cresciuto. «Ci chiamavamo colleoppisti…».

Il ricordo di Fabio Rampelli

“Ciao Renatino, il tuo fulmine ora trafigge il nostro cuore”, è il post che Fabio Rampelli dedica a Renato  sulla sua pagina Facebook. «Striscioni indimenticabili verniciati sul tetto di Colle Oppio, nottate di solidarietà con le botticelle a piazza Venezia, murales belli e colorati che a destra non se ne vedevano, amore e battaglie per il Rione Esquilino, gli emozionanti preparativi per “stupire” Piazza del Popolo e uno sguardo lanciato da lontano agli eredi della tua militanza tenace e discreta. Ti è piaciuto vederci arrivare così in alto, consapevole che ci fosse anche lo zampino tuo e di Stefano (Recchioni, ndr). Grazie Renato per l’affetto, l’incoraggiamento, i rimbrotti, grazie per esserci stato – scrive Rampelli che iniziò la sua militanza con Renatino – e sempre ci sarai. Un passo avanti a noi». Claudio, invece, ne ricorda i tanti aneddoti divertenti e grotteschi degli anni di piombo, i suoi consigli da “vecchio” mai cresciuto.
I funerali di Renato Antonini si svolgerann0 venerdì 14 ottobre alle ore 13 presso la Chiesa del cimitero di Prima Porta a Roma.

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