Sul No Berlusconi, Salvini e Meloni ritrovano l’intesa. Isolato Alfano

28 Set 2016 19:28 - di Redazione

I leader delle maggiori forze politiche del centrodestra, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini si sono incontrati a Milano per fare il punto sulla situazione politica e sulle imminenti scadenze, a partire dal referendum sulla riforma istituzionale che si svolgerà il prossimo 4 dicembre. Al termine dell’incontro in un comunicato congiunto i tre hanno spiegato che c’è tra loro concordia “sulla necessità di un forte impegno del centrodestra, unito nella battaglia contro una falsa riforma, che non riduce i costi della politica, non rende le istituzioni più efficienti, ma limita gli spazi di democrazia nel paese e rischia di affidare a una minoranza non rappresentativa poteri illimitati, senza adeguati controlli e contrappesi”. La vittoria del No – hanno chiarito i tre – “non sarà un salto nel buio, né la fine di un processo riformatore”. Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega “si impegnano a farsi promotori di una nuova riforma costituzionale” che introdurrà il presidenzialismo con l’elezione diretta del Capo dello Stato; imporrà il vincolo di mandato ai parlamentari (chi cambia idea deve dimettersi);taglierà davvero, “dimezzandoli”, costi e numero dei parlamentari;differenzierà seriamente il ruolo fra Camera e Senato; riorganizzerà lo Stato sulla base di un federalismo capace di valorizzare le comunità territoriali; riconoscerà al popolo il diritto di esprimersi ogni qualvolta i trattati internazionali prevedano cessione di sovranità. Infine hanno chiarito che il referendum “non per nostra scelta, ma per decisione del Presidente del Consiglio, sarà anche un giudizio sul governo Renzi. Tale giudizio non può che essere gravemente negativo. Dopo la vittoria del No riteniamo che il governo dovrà trarne le conseguenze, e in ogni caso escludiamo qualsiasi sostegno parlamentare ad un esecutivo che non abbia la fiducia dei cittadini”.

La ritrovata unità del centrodestra tiene fuori, almeno al momento, Angelino Alfano, il quale mentre si riunivano i tre leader ha sostenuto che la contrapposizione tra centrodestra e centrosinistra è “superata” e che “ora c’è il polo Berlusconi, il polo Renzi e polo M5s”. Gli avversari secondo Alfano sono i grillini e non Renzi, e ha infine avuto parole durissime contro Matteo Salvini, definendolo un “caso medico” che mai potrà governare il Paese.

 

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