Insulti a Tiziana. Bufera sul Corecom Marche, si dimette il presidente

15 Set 2016 17:14 - di Redazione

Si è dimesso il presidente del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni) delle Marche Pietro Colonnella. Una scelta obbligata per far decadere l’intero organismo il cui numero due, Francesco Capozza, ha scritto e poi cancellato un tweet gravemente offensivo  nei confronti di Tiziana Cantone, la ragazza suicida per un video hot divenuto virale due anni fa e per il quale è stata messa alla gogna sul web. “Scusatemi, attaccatemi pure, ma io non posso concepire il suicidio di per sé, ancor meno se una vacca che si fa video hot poi arriva a tanto”. Parole che hanno scatenato la dura reazione di moltissimi utenti dei social e che hanno indotto il Pd, che è alla guida della Regione Marche, a invocare le dimissioni immediate di Capozza. Quest’ultimo, un pubblicista che  vanta di essere stato portavoce di Gianfranco Fini ha inizialmente detto che non intendeva fare nessun passo indietro e si è scusato per il tweet dello scandalo: “Chiedo scusa alla famiglia di Tiziana Cantone e alla sua memoria. Non volevo esprimermi con un termine che io stesso ammetto essere esecrabile ma è stata esclusivamente la rabbia di una cattolico, quale io sono, che condanna così come l’omicidio anche il suicidio. A me è stato insegnato che la vita la dà e la toglie una ‘Persona’ sola”. Una giustificazione che fa acqua da tutte le parti: non era necessario infatti insultare la ragazza morta, perpetuando un bullismo mediatico che già aveva portato a spezzare un’esistenza. Un cattolico infatti dovrebbe conoscere e praticare la pietas verso i morti. A sbloccare la situazione ci ha pensato Colonnella, che si è detto sorpreso e amareggiato per le gravissime dichiarazioni di Capozza. Quest’ultimo ha precisato anche i termini della collaborazione con Fini: “Per quanto concerne il mio rapporto professionale con l’onorevole Gianfranco Fini ho avuto l’onore di seguire la sua comunicazione personale negli ultimi due anni, ma altri impegni che mi hanno portato a trasferirmi a Milano hanno fatto sì che a oggi rimanga puramente un rapporto di amicizia e stima reciproca”. Nel suo curriculum  comunque non si fa menzione di Fini, ma di una collaborazione con Veltroni, con il quotidiano Liberal di Adornato e con Daniele Capezzone.

 

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