Meloni a Salvini e Parisi: «Il no a Renzi e agli inciuci sia chiaro per tutti»

16 Set 2016 10:57 - di Redazione

Tre manifestazioni in questo fine settimana chiamao a raccolta il popolo di centrodestra. «Sabato Fratelli d’Italia celebrerà il primo “referendum propositivo” nella storia d’Italia e in questi tre giorni ci saranno anche altre due manifestazioni: una di Matteo Salvini a Pontida, l’altra di Stefano Parisi a Milano. Colgo l’occasione, per chiedere ufficialmente ai leader e agli autorevoli esponenti della Lega e di Forza Italia di essere chiari su un punto: che cosa succede se Renzi perde il referendum? Deve e o non deve andare a casa? Siamo tutti d’accordo sul fatto che se Renzi perde si deve dimettere e che in nessun caso chi si dichiara di questa metà campo sarà disponibile a fare inciuci con lui? Questa è la questione dirimente dalla quale partire e sulla quale mi permetto di chiedere chiarezza a tutti, soprattutto dopo che anche il M5S, incredibilmente, si è dichiarato disponibile al quarto governo di fila scelto nel palazzo e non tra i cittadini». È la richiesta che il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha lanciato a leader ed esponenti del centrodestra dalle colonne di Libero Quotidiano a Lega e FI.

Meloni, “referendum propositivo”: gazebo in tutta Italia

«Mi auguro che alla fine di questa tre giorni gli italiani possano avere una risposta netta. Perché le convention non servono a nulla se non dici chiaramente da che parte stai e che non sei disposto a scendere a patti con chi sta a Palazzo Chigi solo per fare marchette alle lobby e ai poteri forti. La chiarezza deve essere il minimo comune denominatore del centrodestra e il pre-requisito fondamentale per essere competitivi e tornare a vincere – aggiunge Giorgia Meloni – FdI domani chiederà direttamente ai cittadini di esprimersi sui temi prioritari delle politiche di governo: Unione Europea ed euro, immigrazione, tasse, riforme e presidenzialismo, lotta all’integralismo islamico. Lo facciamo perché noi vogliamo che siano i cittadini a dettare le condizioni ai partiti del centrodestra sui presupposti irrinunciabili da cui deve ripartire una proposta politica vincente alternativa alla sinistra e a Renzi. Il centrodestra così come lo abbiamo conosciuto è finito e va rifondato a partire dalla partecipazione, dalle idee e dai contenuti»..

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