Il dj picchiatore ricompare nel luogo più ovvio: è in manicomio a Barcellona

3 Set 2016 13:34 - di Ginevra Sorrentino

È sparito. Forse è tornato in Spagna. Ha preso un bus per Barcellona. No, magari ha inscenato l’intenzione di farlo, ma solo per depistare le forze dell’ordine sulle sue tracce: nelle ultime ore di Nicolas Aitor Orlando Lecumberri, il dj picchiatore di 23 anni che il 27 luglio scorso è stato arrestato dalla polizia per una decina di aggressioni in strada a Milano e che giovedì scorso era sparito dopo essere stato scarcerato per raggiungere una comunità psichiatrica a Varazze, in Liguria, si è detto davvero di tutto e di più. Ma solo ora arrivano le attese conferme. E il mistero si sgonfia di suspence e si arricchisce di furia polemica.

Il giallo della scomparsa del dj picchiatore

E allora, è polemica sul caso del dj spagnolo fermato a Milano, il finto turista che prendeva a pugni i passanti che fermava con la finta scusa di chiedere delle informazioni stradali, scarcerato giovedì per essere trasferito in una clinica dove, però, non è mai arrivato: sembra, infatti, che il giovane spagnolo sia stato ricoverato nell’ospedale psichiatrico di San Sebastian, la città spagnola dove vive la sua famiglia. A confermarlo in queste ore gli stessi genitori del ragazzo tramite un comunicato stampa diramato dai difensori del giovane, Francesco Brignola e Alessia Generoso. Nella nota i due legali hanno spiegato che il giovane «è stato ricoverato questa notte presso l’ospedale psichiatrico di San Sebastian». «Non si hanno al momento ulteriori notizie – prosegue il comunicato – circa lo stato di salute del ragazzo né circa le modalità del suo ritrovamento e successivo ricovero in ospedale psichiatrico ove attualmente è trattenuto per le cure necessarie».

Dj picchiatore, scarcerato e trasferito in clinica senza scorta?

E di cure, il giovane, ha sicuramente bisogno. Altrimenti non si spiegano gli atti criminali a lui ascrivibili: arrestato il 27 luglio scorso, Lecumberri è accusato di una ventina di aggressioni immotivate avvenute in strada contro passanti fermati con la scusa di chiedere informazioni stradali. Modalità sempre simili, le sue, che avevano fatto pensare a un ritorno in auge del cosiddetto knockout game (ipotesi, però, smentita dal suo avvocato), il terribile agguato improvviso a ignari passanti presi di mira a caso da gruppi violenti prointi a filmare e postare sul web la terribile e insensata aggressione. Ma nel caso delle aggressioni del dj spagnolo non fosse replicare il knockout game l’intenzione del ragazzo. Ragazzo trattato con dovute cautele e per cui il gip di Milano Livio Cristofano aveva disposto una perizia per stabilire se lo stato di salute mentale del giovane fosse compatibile con il regime carcerario.

Infuria la polemica: il ragazzo risulta ricoverato in Spagna

Intanto, sul fronte della sua sparizione il mistero si è creato nel breve spazio di tempo che va dalla scarcerazione del dj spagnolo al mancato ingresso in clinica, dove Lecumberri sembra non sia stato accompagnato da una scorta. «Non so se il giudice si sia dimenticato la scorta o abbia ritenuto non utile il provvedimento. Come avviene in questi casi, i miei uffici stanno acquisendo gli atti per capire cosa sia successo», ha sostenuto a riguardo il ministro della Giustizia Andrea Orlando invocando un chiarimento utile a ridimere le polemiche che infuriano sulla fuga di Nicolas Orlando Lecumberri che, incredibilmente, una volta scarcerato, avrebbe dovuto recarsi in una struttura psichiatrica in Liguria, ma ha fatto invece perdere perdere le sue tracce. Almeno fino a poco fa.

 

 

 

 

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