Botte da orbi tra sudanesi ed eritrei: arrestati nella notte 6 nordafricani

23 Set 2016 14:08 - di Martino Della Costa

Se le sono date di santa ragione, e utilizzando ogni oggetto utile gli capitasse per le mani: botte da orbi tra immigrati nordafricani che  frequentano l’area dell’ex centro d’accoglienza Baobab e che nella nottata di giovedì sono stati i protagonisti – e le vittime – di una banale lite degenerata in maxi rissa.

Botte da orbi tra sudanesi ed eritrei

Un episodio che, una volta di più, contribuisce ad attribuire alle periferie romane il primato assoluto dell’invivibilità urbana: una realtà degradata che si alimenta ogni giorni di più del colpevole abbandono delle istituzioni e della crescita a vista d’occhio di nutriti presidi di immigrati che estendono di continuo i loro confini. Una miscela esplosiva di concomitanze che eleva la città eterna – sempre più vulnerabile – sugli altari del disonore della cronaca. Una cronaca che, nel caso della maxirissa scoppiata per futili motivi tra quattro cittadini sudanesi e due eritrei – poi arrestati in nottata dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma in via Tiburtina nei pressi del civico 249 – vede al centro degli eventi un gruppo di quelli che in gergo metropolitano vengono chiamti “invisibili”: secondo quanto si è appreso, infatti, nel caso degli arrestati della notte scorsa si tratterebbe di senza fissa dimora, di età compresa tra i 18 e 39 anni, che frequentano l’area dell’ex centro d’accoglienza Baobab.

Periferie romane, presidi di illegalità e violenza

Invisibili fino a un certo punto, dunque… Tanto è vero che nelle scorse ore le loro grida, il rimbombo dei colpi, lo schiamazzo di chi assisteva attonito alla scena violenta, hanno riecheggiato a lungo per le strade, tanto da rendere necessario l’intervento di più pattuglie dei carabinieri, intervenute per sedare la rissa tra i cittadini africani che si stavano colpendo con bastoni di legno, ombrelli, calci e pugni, e per riportare l’ordine e la quiete in quella zona. E allora, per 3 degli arrestati sono state necessarie le cure del pronto soccorso del Policlinico Casilino dove sono stati medicati e dimessi per contusioni varie riportate nel corso della rissa. Sul posto, i carabinieri hanno sequestrato 4 bastoni di legno di grosse dimensioni e un ombrello utilizzati per colpirsi.

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