Victoria, 10 anni, drogata, violentata e fatta a pezzi: fermati i familiari

26 Ago 2016 11:47 - di Laura Ferrari

«La morte di Victoria è il più macabro atto di malvagità che abbia mai visto nella mia carriera di poliziotto». Così il capo della polizia di Albuquerque, Gorden Even, sul delitto compiuto nella città del New Mexico: una bambina è stata trovata uccisa nel giorno del suo decimo compleanno nell’appartamento di famiglia. Secondo la polizia, la ragazza è stata drogata, sottoposta a violenza sessuale, strangolata e accoltellata prima di essere fatta a pezzi. I suoi resti sono stati avvolti in una coperta date alle fiamme. Sotto accusa la madre, Michelle Martens, 35 anni, il suo fidanzato, Fabian Gonzales (31) e la cugina, Jssica Kelley (31). A fare la macabra scoperta è stata la polizia, allertata da una persona che aveva sentito strani rumori nell’appartamento. La madre ha scaricato tutta la colpa sul fidanzato e sulla cugina.

Victoria uccisa nel giorno del suo compleanno

La polizia sostiene che alla piccola Victoria è stata iniettata della metanfetamina, è stata sessualmente abusata, strangolata e il suo corpicino smembrato con un coltello. Sulla vicenda è intervenuto anche il governatore  del New Mexico, la repubblicana Susana Martinez che ha definito il delitto «inspiegabile» e ha auspicato che «la giustizia si abbatta sui responsabili come un martello». La scoperta del delitto è arrivata dopo che una telefonata alla polizia di Albuquerque segnalava rumori provenienti dall’appartamento della famiglia Martens. Gli agenti si sono recati sul posto, in una zona della città che è abitata dal ceto medio benestante. Gli agenti si sono ritrovati una scena orribile, con il corpo della bimba nel bagno dell’appartamento. La madre di Victoria, Michelle Martens, ha accusato esplicitamente il compagno. Secondo la donna Fabian Gonzales, che ha precedenti per droga e abusi sessuali, ha drogato la bambina per poterla abusare. Ma ad accoltellare materialmente Victoria sarebbe stata invece la cugina Jessica. Il giudice ha fissato la cauzione per la scarcerazione dei tre arrestati in un milione di dollari. Cauzione che, c’è da giurarci, nessuno si azzarderà mai a pagare per quello che è ritenuto uno dei più sconvolgenti delitti della storia del New Mexico.

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