Scintille Serbia-Croazia per il 21° della presa di Knin. Inni e canti ustascia

5 Ago 2016 18:15 - di Antonio Pannullo

Alle celebrazioni oggi in Croazia del 21° anniversario dell’offensiva militare di Zagabria contro i ribelli serbi, denominata Tempesta, sono stati registrati incidenti a sfondo neofascista e ultranazionalista. A Knin, cittadina nell’entroterra della Dalmazia e dal 1991 al 5 agosto del 1995 sede del governo dello Stato ribelle dei serbi di Croazia, alcuni gruppi di veterani croati hanno marciato oggi indossando camicie nere e cantando versi di contenuto neofascista. Altri hanno inneggiato allo Stato indipendente della Croazia, formazione collaborazionista guidata dagli ustascia croati (alleati di Hitler e Mussolini nella Seconda guerra mondiale) resasi responsabile della morte di decine di migliaia di serbi, ebrei e rom. Secondo la stampa locale, la polizia era presente in forze ma non ha reagito alle manifestazioni neofasciste. Durante le celebrazioni ufficiali, sempre a Knin, parlando a nome dei veterani di guerra, un colonnello in pensione dell’esercito croato, Ivica Glavta, si è anche detto deluso dal fatto che i soldati croati nel 1995 «non hanno completato il loro lavoro». Nell’agosto del 1995 l’esercito croato liberò un terzo del territorio del Paese, da quattro anni in mano ai ribelli serbi appoggiati da Belgrado. Durante l’operazione alcune centinaia di civili furono uccisi, mentre tra i 200 e i 250 mila serbi, quasi l’intera popolazione della regione, furono costretti ad abbandonare le loro case.

Proteste della Serbia, che parla di crimine

Serbia in lutto mentre la Croazia festeggia. L’offensiva viene commemorata oggi e domani in un contesto di forti tensioni tra i due Paesi le cui relazioni sono scese al livello più basso dalla fine della guerra 1991-1995. La Croazia sta festeggiando la sua operazione militare come una grande vittoria, mentre la Serbia considera l’offensiva un crimine di guerra. Tempesta per Belgrado ha provocato l’esodo della maggior parte dei serbi che hanno vissuto in Croazia. «Stiamo ricordando l’azione maestosa con la quale abbiamo dimostrato che, ispirati dal desiderio dei cittadini croati per uno Stato indipendente libero, sappiamo come difenderci», ha detto il primo ministro uscente croato Tihomir Oreskovic in un comunicato. Di tono opposto le dichiarazioni in Serbia, sulla scia delle tensioni delle ultime settimane quando Belgrado ha accusato la Croazia di far rivivere la guerra mondiale dell’era fascista e le politiche anti-Serbia. «Tempesta è stato un crimine di guerra per il quale nessuno è stato ritenuto responsabile», ha dichiarato il ministro serbo Aleksandar Vulin. La guerra del 1991 è iniziata dopo che la Croazia ha dichiarato l’indipendenza dalla Jugoslavia, innescando una ribellione da parte della minoranza serba che ha preso il controllo di più di un terzo del Paese. Con l’offensiva del 1995 la Croazia riconquistò le sue terre e un accordo di pace fu firmato lo stesso anno. La Croazia ha dato il via alle celebrazioni nell’ex città ribelle Knin, mentre la Serbia prevede un raduno a Busije, villaggio vicino a Belgrado popolato soprattutto da profughi serbi fuggiti dalla Croazia.

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