Rampelli nei paesi devastati: «Dobbiamo preservare l’identità»

27 Ago 2016 19:23 - di Giovanni Trotta

«Paesi devastati, ridotti in macerie, dove magicamente restano in piedi torri civiche e campanili, simboli di una memoria che abbiamo tutti l’obbligo morale di preservare. Ho parlato a lungo con il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi e abbiamo convenuto sulle necessità di salvaguardare l’identità di Amatrice, sospingere immediatamente le attività produttive, riaprire subito la scuola, far sgomberare il territorio dalle macerie, ripristinare i collegamenti e le telecomunicazioni, rilanciare i presidi ospedalieri, sulla cui strategica presenza il terremoto ha rilasciato il suo inequivocabile verdetto, per dare segni tangibili di vita e continuità. Ho chiesto a Renzi di convocare un tavolo Governo/Parlamento per avviare un confronto costruttivo e prevenire errori che, nella prima delibera approvata dal Consiglio dei ministri, purtroppo già compaiono. Nella giornata di lutto nazionale Fratelli d’Italia ha voluto commemorare le vittime con la presenza e il lavoro sui luoghi del sisma». È quanto ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli oggi in visita al comune devastato dal sisma del 24 agosto scorso durante la quale ha incontrato anche il sindaco Sergio‎ Pirozzi. «I sindaci di questi comuni hanno bisogno di coesione, collaborazione, sostegno e le famiglie decimate hanno diritto a non vedere vanificato il proprio sacrificio. Fratelli d’Italia – ha concluso – non farà mancare il suo contributo di idee e di lavoro».

Rampelli ha incontrato il sindaco di Amatrice Pirozzi

In particolare, ha ribadito Rampelli, «chiediamo al presidente del consiglio Renzi di estendere all’emergenza terremoto le competenze del tavolo Governo-Parlamento impegnato a fronteggiare la sicurezza nazionale e il terrorismo». Il capogruppo di Fratelli d’Italia Alleanza nazionale ha visitato oggi i centri laziali più colpiti dal sisma, Amatrice, Accumoli, Illica. Ad Amatrice, come accennato, Rampelli ha incontrato il sindaco Pirozzi: «Vogliamo avere trasparenza assoluta sui criteri di interventi, sulla destinazione dei fondi. Abbiamo letto la delibera del consiglio dei ministri e troviamo davvero sconcertante che siano stati inseriti solo due Comuni del Lazio – Amatrice e Accumoli – ridotte in macerie, e inclusi altri Comuni di Regioni marginalmente colpiti dal terremoto». «Qui non si tratta di mettere gli italiani – sostiene Rampelli – gli uni contro gli altri. Ma si tratta di riconoscere che alcuni contribuenti non hanno più casa e lavoro, e familiari e oggettivamente si trovano in uno stato di improvvisa povertà assoluta, oltre in uno stato di prostrazione psicologica».

 

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