Migranti a Roma, altri cinque casi di scabbia. Protestano gli agenti

16 Ago 2016 9:51 - di Gianluca Corrente

Altri cinque casi di scabbia in poche ore. Un’epidemia il cui focolaio è partito da un minore della struttura di accoglienza di via della Riserva Nuova, alla periferia di Roma. A sostenerlo sono gli agenti della polizia locale che lavorano nei centri migranti, che hanno preparato una denuncia da inviare alla Procura. Un problema, spiegano che investe anche il centro di primissima accoglienza di via Annibale Maria Di Francia, dove sono stati registrati ulteriori tre casi di scabbia, con tanto di isolamento di alcuni locali e degli ospiti, refrattari al trattamento dermatologico fin qui adottato.

Il caso scabbia scatena le polemiche

A rendere nota la vicenda della scabbia è stato il coordinamento romano della Ugl polizia locale, che accusa la struttura di «non aver nemmeno informato, gli agenti» che collaborano al servizio di identificazione dei minori. «Siamo alle solite» dichiara in una nota Marco Milani coordinatore romano dell’Ugl. «I nostri agenti vengono impiegati in servizi impropri, specie considerando come il contratto sia da dipendenti comunali e non preveda nemmeno la causa di servizio per tutte quelle patologie od infortuni riportati nel compiere il proprio dovere. Troviamo inoltre scandaloso che nessuna informazione di tali malattie infettive, venga data dalle strutture, agli agenti incaricati di trasportare ed interagire con I soggetti infetti». Il tema.della scarsa sicurezza sanitaria non è nuovo. I vigili avevano già denunciato casi di scabbia e tubercolosi nelle strutture ai tempi dell’amministrazione Marino.

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