Al Meeting la Madonna coperta con un telo. Meloni: prove di sottomissione

20 Ago 2016 16:55 - di Francesco Severini

Nello stand della casa editrice “Shalom“, al meeting di Rimini, dove si vendono libri religiosi, rosari, poster e oggetti sacri, la statua della Madonna è stata coperta da un telo azzurro. Una “precauzione”, secondo quanto detto dalla responsabile dello stand a Repubblica tv, per non urtare gli integralisti islamici. “La dovevamo addirittura togliere – spiega – perché qui ci sono tante religioni. Non era mai successo, avevamo dei quadri qui che ci hanno fatto togliere. È per evitare degli scontri”. Una notizia passata quasi inosservata, ma che ha offerto a Giorgia Meloni l’occasione per accusare gli eredi di don Giussani di fare prove di “sottomissione”.
“Al Meeting di Rimini – ha scritto Giorgia Meloni sul suo profilo Facebook –  organizzato dal movimento cattolico Comunione e Liberazione, impongono di coprire i simboli cristiani e la statua della Madonna per non provocare le altre religioni. Sono le prove generali di sottomissione all’Islam. Io sono convinta invece che la difesa dei nostri valori, della nostra identità e delle nostre radici cristiane è uno dei presupposti per dialogare con le altre culture e combattere il fondamentalismo islamico“. Sulla vicenda il Meeting ha rilasciato una dichiarazione ufficiale: “Basterebbe ascoltare con attenzione il video di Repubblica.it per capire l’infondatezza della polemica intorno all’immagine della Madonna. La signora intervistata afferma che non è stato il Meeting a chiedere di coprire l’immagine. D’altra parte visitando il Meeting e i padiglioni della Fiera ci si imbatte in diverse immagini della Madonna, visibile a chiunque”.

 

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