L’Italia di Renzi perde la faccia anche sulla Libia: non ci calcola più nessuno

2 Ago 2016 16:50 - di Fulvio Carro

Quelli contro le postazioni dell’Isis in Libia sono «bombardamenti aerei che gli americani sono in grado di compiere da soli, senza chiedere il supporto a nessuno, tantomeno all’Italia». Ad affermarlo è il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica. Che però avverte: «Speriamo solo che il blitz sia breve, perché in gioco ci sono equilibri interni, ed anche internazionali, già fragili e deteriorati». E per quanto riguarda l’Italia, «sarebbe ora che esca dal ruolo di retroguardia ricoperto finora».

Gasparri: sulla Libia è necessario chiarire il nostro ruolo

«C’è chi fa la guerra al fondamentalismo per impedire che la Libia finisca sotto il controllo dello stato islamico, e chi importa clandestini come l’Italia. È necessario chiarire il nostro ruolo. Quanto accade in Libia ci interessa per la vicinanza geografica e per le ricadute sulla vita quotidiana del nostro Paese». Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI). «Il governo Renzi – aggiunge – continua a portare migliaia di extracomunitari nel nostro Paese suscitando le proteste di tutti gli amministratori locali, in prima fila perfino quelli del Pd. Dobbiamo occuparci del futuro della Libia ma anche dell’Italia bloccando con immediatezza il trasporto di clandestini che rischia, con i bombardamenti in corso e con la stagione estiva, di crescere a dismisura. È ora di finirla».

Rampelli: siamo stufi di collezionare figuracce

«Il governo libico ha chiesto agli Stati Uniti, né all’Italia né all’Europa, di bombardare le postazioni dell’Isis. Renzi si faccia una domanda e si dia una risposta: nonostante la Libia disti poche decine di miglia da Lampedusa e sia da sempre per noi un Paese d’importanza primaria, l’Italia è stata ignorata», dice il capogruppo di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli. «Si aspetta che qualcuno ci chieda di dare una mano, magari a Sigonella, dopo l’entusiasmante affermazione d’indipendenza voluta da Craxi, per detergere e asciugare il parabrezza dei caccia americani. Siamo stufi di collezionare pessime figure nel mondo, delle due l’una: o serve intervento militare in Libia e dobbiamo farlo noi o non serve e non deve farlo nessuna nazione alleata. L’alternativa è la marginalità renziana»-

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