Aggredito e picchiato a sangue per un parcheggio: quattro arresti

12 Ago 2016 16:20 - di Redazione

Hanno accerchiato e picchiato a sangue un giovane che si trovava in compagnia della fidanzata, provocandogli un rischio permanente alla vista, e tutto per un diverbio stradale, per un parcheggio. Ora quattro uomini sono stati individuati e arrestati dal commissariato Garibaldi-Venezia di Milano con l’accusa di lesioni gravissime. Il giovane, una notte di fine marzo scorso, in compagnia della ragazza, era in prossimità di un distributore automatico di sigarette. Una manovra giudicata sbagliata, colpi di clacson, poi insulti. Alla fine uno degli uomini alla guida dell’altra vettura ha chiamato altri amici e insieme lo hanno aggredito, provocandogli una lesione parietale, vicino all’occhio, giudicata guaribile in 40 giorni di prognosi ma a rischio di ipovisione.

Picchiato per il parcheggio, arrestati quattro uomini

Gli arrestati sono tre giovani, due di 21 anni e uno di 20, e un pluripregiudicato di 44 anni, Raimondo Santu. I primi tre si trovano ora ai domiciliari, l’uomo in carcere. Sarebbe stato proprio lui, nella notte tra il 19 e il 20 marzo scorso, a litigare con la coppia di ragazzi, lui cameriere lei studentessa, entrambi di 23 anni, in largo La Foppa, nella zona centrale di corso Garibaldi. Il pregiudicato pretendeva di infilarsi in un parcheggio in cui si stava già immettendo, in retro, l’auto sulla quale si trovava la coppia. Prima gli insulti poi quel “adesso telefono ai miei amici e ti faccio vedere io”. Così, quando il 23enne è sceso per andare a un distributore automatico lì vicino a comprare le sigarette, è stato raggiunto dai quattro, che lo hanno circondato e picchiato selvaggiamente, anche a terra, tanto che a un certo momento sono intervenuti anche due operatori dell’Amsa (l’azienda della nettezza urbana, ndr), che poi sono stati minacciati dal gruppo. Sul posto anche due ragazze, con cui erano fuori i tre chiamati ad aiutare l’amico, e la fidanzata della vittima, che urlava terrorizzata. Nessuno ha però chiamato la polizia. La coppia si è recata autonomamente al pronto soccorso, e solo il giorno dopo, all’aggravarsi delle condizioni del fidanzato, si è presentata al commissariato, che ha cominciato le indagini. In un “clima assurdo di reticenza”, con i tre che “guardavano al pregiudicato come a un loro ‘maestro'”.

Il pluripregiudicato nei guai anche con la sua compagna

Ma c’è di più. Il pluripregiudicato con precedenti per spaccio e furti, appassionato di boxe, si è trovato parecchio a mal partito quando, dalle indagini, la compagna è venuta a conoscenza di una sua relazione con un’altra donna. Il particolare, infatti, è emerso dalle indagini della polizia sulla sua utenza cellulare. Ed è stato scritto agli atti in quanto funzionale alle indagini. Così la partner, che prima lo difendeva a spada tratta, lo ha poi aggredito verbalmente in carcere minacciando di lasciarlo.

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