Strage di Nizza, le indagini: trovato nel camion un secondo documento d’identità (VIDEO)

15 Lug 2016 11:57 - di Ginevra Sorrentino

Il killer della strage di Nizza ha un nome: si chiamava Mohamed Lahouaiej Bouhlel, il terrorista che ha compiuto il massacro sul lungomare della città in festa per la celebrazione del 14 luglioLo scrive su twitter Nice-Matin, il principale quotidiano locale, che nel dare contezza degli aggiornamenti sulla mattanza di giovedì sera, fornisce dunque l’identità dell’assassino che dietro di sé ha lasciato una lunga scia di sangue e morte. E allora, via via che passano le ore emergono sempre nuovi, inquietanti risvolti dell’attentato: e in merito al bilancio delle vittime colpite dal camion nella sua folle corsa a uccidere si apprende che sarebbero almeno 10 i bambini morti nella strage di Nizza: lo dice la Bild online senza specificare però nulla sulle nazionalità.

Strage di Nizza: la città sotto choc

E mentre gli ospedali sono letteralmente presi d’assalto dai feriti e dai loro cari in cerca di notizie sulle vittime e sui dispersi, il traffico delle auto e dei mezzi pubblici comincia a riprende solo ora a Nizza, anche se la città è ancora sotto choc per l’attentato di ieri sera. E sulla Promenade des Anglais, che resta chiusa, è iniziato un lento e straziante pellegrinaggio sul luogo della strage, per rendere omaggio alle numerose vittime. Sono tante le persone, francesi ma anche stranieri, che raggiungono in silenzio le transenne dei posti di blocco. Guardano da lontano il tir che ha seminato morte e terrore tra la folla assiepata per la Festa nazionale francese. Molti piangono davanti a questa scena surreale che il day after lascia sotto gli occhi di tutti; una scena di dolore e di morte, dove gli unici rumori sono quelli delle sirene dei mezzi di soccorso e degli aerei che atterrano e decollano dall’aeroporto cittadino.

Strage di Nizza, il punto sulle indagini

Solo le ore del dolore, ma anche della rabbia e della voglia di reagire, a partire proprio dalle indagini che, intanto, potrebbero dare una prima risposta al sacrificio di adulti e bambini, vittime di una guerra globale e senza esclusione di colpi che non si può limitare a chiamare terrorismo. E allora, mentre si contano i morti e i feriti, si comincia anche a fare chiarezza sulla dinamica del massacro, e tra i diversi dettagli che trapelano – pochi e ancora molto confusi – si apprende per esempio che uno dei due poliziotti eroi che ha neutralizzato il killer di Nizza, è una donna. La conferma, di quella che nelle prime ore seguite alla mattanza del lungomare francese, arriva da Radio Europe 1, dal presidente del Dipartimento delle Alpi Marittime, Eric Ciotti che annuncia: «Una persona è saltata sul camion per tentare di fermare il killer. È in quel momento che la polizia è stata in grado di neutralizzare questo terrorista. Non dimenticherò mai il viso di questa poliziotta che ha intercettato e permesso di neutralizzare il terrorista sanguinario».

I documenti trovati nel camion

E non è tutto: mentre si cerca di ricostruire i passaggi immediatamente precedenti l’azione del killer, trapela la voce secondo cui per il ministero dell’Interno, citato dai media francesi, a Nizza gli inquirenti sono alla ricerca di eventuali complici dell’autista del camion che si è scagliato sulla folla della promenade des Anglais, ma confermano che non ci sono situazioni con ostaggi in corso, né persone barricate. Nella notte, però, era stato lo stesso presidente francese François Hollande, nella sua dichiarazione solenne dopo la strage di Nizza, a dichiarare che «allo stato attuale si ignora se ci fossero dei complici», pur essendosi subito messi i servizi dello Stato al lavoro per poterlo determinare. E allora a riguardo da Nice Matin arriva secca la notizia del ritrovamento di un secondo documento di identità sul camion dell’attentato di Nizza, noleggiato appena due giorni prima a Saint-Laurent-du-Var, con un contratto che prevedeva l’utilizzo per altri giorni. Non solo: nel mezzo sarebbero stati rinvenuti anche una patente, una carta di credito ed un telefono cellulare. Aggiornamenti che aprono a nuovi, inquietanti scenari.

Hollande e Valls a breve a Nizza

E mentre le indagini proseguono senza sosta – perquisizioni sono in corso nell’abitazione del killer mentre gli inquirenti stanno passando al vaglio le immagini registrate dalle 1.200 telecamere di sicurezza dispiegate a Nizza e che hanno tracciato il percorso del camion – nelle prossime ore Hollande e il premier Manuel Valls saranno a Nizza, dove verranno accolti dal presidente della regione Provence-Alpes-Cote d’Azur, Christian Estrosi. La delegazione presidenziale si recherà presso l’unità operativa della prefettura e poi al Palais préfectoral (Place Pierre Gauthier) prima di visitare dei feriti in un ospedale.

Di seguito un video ritrae la corsa folle dei sopravvissuti in fuga dal luogo della strage.

 

 

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